Le ipotesi sul nuovo Dpcm e l’apertura degli impianti sciistici

Sembrerebbe che il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri potrebbe essere valido almeno fino a domenica 10 gennaio, entrando in vigore il 4 dicembre. Viene riferito che il Governo non ha nessuna volontà di concedere allentamenti nel periodo delle festività.

Da quanto emerge dal Governo nell’incontro tra il Ministro Francesco Boccia e le Regioni, il coprifuoco resta alle 22 anche la notte di Natale e quella di Capodanno, bar e ristoranti chiuderanno alle 18 come adesso, nelle regioni gialle e dovrebbero diventarci tutte entro le festività.

Il nuovo Dpcm sarà incentrato soprattutto sul divieto di assembramento che potrebbe anche prevedere la chiusura dei confini sulle Alpi, come hanno richiesto le Regioni dotate di impianti sciistici, per evitare che il nostro pubblico vada a sciare in Svizzera, Slovenia o Austria. Dalla riunione tra Regioni e Governo è emerso che qualche Governatore spinge per timide riaperture, come quello della Valle d’Aosta che  nonostante sia zona rossa, ha deciso di riaprire i negozi di prossimità. Dalla Conferenza è arrivato l’invito al Governo ad autorizzare gli spostamenti interregionali tra zone con lo stesso colore, anche se l’intenzione di palazzo Chigi sembra essere quella di vietarli dal 19 o 20 dicembre fino alla Befana.

Le Regioni Veneto, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e le Province Autonome di Bolzano e Trento, hanno presentato al Governo una proposta di mediazione per evitare un completo tracollo del settore turistico invernale. Hanno chiesto di poter aprire gli impianti di risalita dello sci in occasione delle prossime festività natalizie per gli ospiti degli alberghi e delle seconde case. La proposta è stata formulata dagli Assessori delle Regioni alpine per evitare gli assembramenti nelle località turistiche. Gli assessori affermano che: “Concedere lo skipass a chi ha pernottato in una struttura ricettiva e a chi possiede o prende in affitto una seconda casa consente di controllare al meglio l’afflusso all’impianto sciistico. Il pendolarismo può infatti essere un problema in certe giornate”.

Secondo gli assessori delle 5 Regioni e delle due Province autonome, se si consente l’acquisto degli skipass solo a chi ha pernottato in una struttura ricettiva o in una seconda casa si sarà in grado di sapere con precisione il numero degli avventori per ogni giorno e in questo modo potremo gestire al meglio l’afflusso e il deflusso agli impianti di risalita.

Anche l’Assessore al turismo della Regione Abruzzo, Daniele D’Amario , si unisce alle richieste delle regioni alpine per la riapertura delle piste da sci dicendo: “Mi sono confrontato con i miei colleghi delle Regioni Alpine definendo una strategia comune che vede come via maestra l’apertura degli impianti di risalita a Natale solo per chi pernotta almeno una notte nelle diverse destinazioni sciistiche abruzzesi o per chi possiede o affitta una seconda casa”.

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