Le parole hanno un peso. Anche quelle del passato. Ma…

Giorni di fuoco quelli che aspettano Fedez. Da una parte chi lo elogia e lo riempie di complimenti, dall’altra chi lo insulta e gli ricorda il suo passato da rapper omofobo. Le parole hanno sempre un peso; anche quelle del passato. Ma qualcuno negli anni ha capito di aver sbagliato e chiede scusa. Può essere assolto? Assolutamente si. 

Succede nella vita di tutti i giorni; succede in tutte le possibili situazioni da quelle lavorative a quelle familiari. Rendersi conto di aver detto una cavolata, ammettere di aver sbagliato e chiedere scusa, in alcuni casi, può servire per lasciare indietro il passato e andare avanti. 

Nello specifico; Fedez quando aveva 19 anni scrive e pubblica una canzone dal titolo “Tutto il contrario“; il testo incriminato e che è tornato nella bocca di tutti è:

“Mi interessa che Tiziano Ferro abbia fatto outing

Ora so che ha mangiato più würstel che crauti”

Si era presentato in modo strano con Cristicchi

‘Ciao sono Tiziano, non è che me lo ficchi?'”.

Queste parole, datate 2011, vengono tirate in ballo già nel 2019 e in quella stessa occasione Fedez aveva rivolto le sue scuse a Tiziano Ferro, che liberamente aveva deciso di non perdonare il collega dichiarando al Corriere della Sera:

Il terreno sul quale i bulli e gli odiatori trovano spazio è sempre lo stesso. È lo stesso di 30 anni fa quando a scuola mi chiamavano con certe parole, mi spingevano fuori e queste scuse non bastano più. E le scuse sono sempre le stesse e sono: ‘L’ho fatto molto tempo fa’, ‘L’ha fatto anche lui’, ‘Ma stavo scherzando‘. Non va più bene, perché io sono stufo di vedere questa gente mettere l’ennesimo like o cuoricino  al post che racconta la notizia di un ragazzo o di una ragazza che si sono tolti la vita per questi motivi. Le parole hanno un peso“.

Una domanda che può sorgere spontanea è: se non lo ha perdonato il diretto interessato perchè dovrebbe perdonarlo il pubblico? Potremmo rispondere con tanti video, ad esempio, di “C’è posta per te” dove, quante volte abbiamo assistito a liti familiari dove chi riceveva le scuse non le ha accettate ma noi da casa urlavamo “ma perdonali“. Ecco la situazione è uguale. Ognuno di noi ha un metro di giudizio e un metro di perdono. Tiziano è stato libero di non perdonare Fedez, tanti altri del mondo LGBTQ+ hanno deciso di farlo. 

Soprattutto quando, le azioni di Fedez hanno fatto capire che quello è stato un momento, mai ripetuto, di omofobia e ha e sta rimediando mettendosi proprio dalla parte di quel mondo che, volutamente o involontariamente, aveva attaccato.

Altro punto importante del testo incriminato è il titolo e il suo testo; “Al netto che comunque tutti cambiano idea, la mia canzone si intitola “Tutto il contrario“, io scrivo tutto il contrario di quello che penso: non è difficile da capire” ha dichiarato Fedez in alcune sue storie Instagram. Nel testo infatti si legge:

E i politici italiani fanno il loro lavoro
Non mi piace Belen perché c’ha i denti a castoro
E ogni quadro di Picasso è un capolavoro
E non è vero che hanno ucciso Aldo Moro
Aveva solo la camicia sporca di pomodoro
Una volta ho avuto il ciclo mestruale
Credo in Gesù Cristo e in Babbo Natale
Pamela Prati per me non è rifatta
E guarda sono certo che la terra sia piatta
E come la maggior parte degli italiani
Non ho mai fatto uso di sostanze illegali”

Quindi stando alla logica di chi dovrebbe dire che Fedez pensasse realmente le parole che ha scritto, bisognerebbe anche accusarlo di terrapiattismo, di credere che i politici fanno il loro lavoro; oppure di essere un perfetto cristiano e di non essersi mai drogato. Ma soprattutto accettare che “Una volta ho avuto il ciclo mestruale“.

Ribadisco e confermo: è giustissimo che Tiziano Ferro abbia deciso di non accettare le sue scuse, perchè è vero che le parole hanno un senso. Ma è altrettanto giusto analizzare il comportamento di una persona, soprattutto dopo 10 anni di distanza, e decidere se lasciare quel triste momento in un angolo del passato e andare avanti.

In conclusione vorrei ricordare a Selvaggia Lucarelli, anche lei oggi schierata contro Fedez in merito alla frase della sua canzone e che anche lei si prodiga da anni nei confronti del mondo LGBTQ+, che anche lei fece un’uscita non tanto gradita tempo fa ma che ha voluto subito replicare. Le sue parole “Con tutto rispetto, ma io dei gay che mi fanno tutorial tv su come ci dobbiamo vestire, truccare e atteggiare noi donne, ho le palle piene“, ma anche in quel caso il mondo LGBTQ+ era andato avanti accettando le sue scuse.

E poi che polemica sterile attaccarsi al cappellino della Nike indossato da Fedez durante il concerto:  “mamma mia che brutta cosa…come è brutta la calunnia mamma mia“. Codacons e Salvini non hanno altro da fare?

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