Legambiente: gestione ambientale dei terreni sardi di Addabo

La famiglia Abbado affida all’associazione Legambiente la gestione ambientale del terreno nel comune di Alghero. Si tratta di otto ettari sul mare che il Maestro acquistò negli anni ’60 salvandoli dalla speculazione edilizia.

Francesca Abbado, nipote di Claudio, ha dichiarato: “Claudio ha dedicato tutta la sua vita alla musica e alle piante, e questo terreno, sottratto all’abbandono e che avrebbe dovuto ospitare un albergo, è il segno tangibile della sua eredità. Claudio decise di tutelare e proteggere questo luogo per quello che è, un’oasi naturale. Ora, grazie a Legambiente, questo terreno diventerà un luogo di incontro per volontari, studenti e attivisti, di ricerca e di educazione ambientale. Claudio ha dimostrato che investire nella natura e riconoscerla come soggetto per le funzioni che svolge è il primo passo per dettare le basi per una nuova società”.

La sorella del Maestro, Alessandra Abbado, racconta: “Claudio comprò negli anni ’60 questa casa sul mare tra Le Bombarde e Lazzaretto, in un terreno in cui c’era solo erba secca. Negli anni la trasformò in un giardino rigoglioso, salvandolo dalla speculazione edilizia. Ci vollero oltre 6 mesi per ripulire questi terreni. Portò via un furgone di siringhe, lavatrici, elettrodomestici… E piantò 8mila alberi, tutto all’insegna della macchia mediterranea ma anche con qualche esperimento esotico”.

Grazie a Legambiente il terreno diventerà un laboratorio naturalistico

Roberto Barbieri, Presidente del circolo Legambiente di Alghero, spiega: “Un terreno che Abbado volle, da statuto, diventasse ‘terreno agricolo’. É un tratto costiero, oggi tutelato, che rappresenta un importante corridoio ecologico floro-faunistico. Stiamo definendo con la famiglia, le attività, la scala di priorità e la coerenza delle azioni da intraprendere con tutte le tutele e la visione culturale di Claudio Abbado”.

Sottolinea Barbieri: “Non nasce ora ma affonda le proprie radici nella precisa scelta culturale di Claudio Abbado. Non solo ha salvato questo terreno dalla speculazione edilizia, ma di questo luogo ha conservato l’integrità naturalistica, conferendogli dignità ecologica. Un luogo che può diventare un laboratorio a cielo aperto, in cui diffondere insegnamenti di cultura ambientale”.

Michele Meloni, Presidente del circolo Legambiente di Sassari, aggiunge: “La famiglia Abbado, non solo ha voluto questo accordo ma si fa parte integrante del progetto che sarà una grande sfida. Una sfida che vede coinvolto anche il Comune perché consente di inserire un tassello fondamentale del nostro territorio all’interno di un ambito importante. Alghero ha puntato molto sulla tutela ambientale, abbiamo un parco di 5.300 ettari, un’Amp… Un valore che vogliamo tutelare”.

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