“Non mi dimetterò. Per me il vero privilegio è stato quello di stare tra i cittadini di Caivano, a cominciare dai bambini, che sono il nostro futuro e che oggi sono nelle condizioni di tornare a frequentare il parco, grazie al lavoro delle forze dell’ordine e dell’esercito che in tempi velocissimi hanno ripulito quella che era una piazza di spaccio. Lo Stato c’è, c’è in tempi celeri e non solo quando i riflettori erano accesi ma anche nei giorni successivi“.
Così risponde il Ministro Lollobrigida, al quale è stato chiesto se si dimetterà come richiesto dalle opposizioni per il caso del treno ad alta velocità. A Lollobrigida è stato poi chiesto come risponderebbe a un’eventuale richiesta del Parlamento di riferire in aula sulla vicenda: “Farò per quanto è di mia competenza tutto quello che è necessario. Non sono mai fuggito al confronto. Sono convinto di aver agito non solo nell’ambito della legalità e della norma ma nell’interesse dello Stato e per rappresentarlo a Caivano. Quella discesa dal treno non era per andare in vacanza o andare a trovare la mia famiglia, ma per andare a fare il lavoro“.
Il Ministro, ricordiamo, era salito sul treno a Roma e sceso eccezionalmente pochi minuti dopo, per arrivare in tempo a un evento a Caivano.
(Screenshot TV)