È stato ritrovato nella mattina di ieri, 23 marzo, il corpo senza vita di Luca Bergia batterista e fondatore dei Marlene Kuntz.
Era il 1988 quando Luca Bergia con il chitarrista Riccardo Tesio aveva deciso di fondare uno dei gruppi di rock alternativo più importanti e seguiti della musica italiana. Successivamente si sarebbe unito il frontman Cristiano Godano, chitarrista e paroliere. Con la band ha inciso dieci album in studio, girato l’Italia in centinaia di concerti e soprattutto collaborato con tanti artisti anche internazionali, da Patti Smith a Skin.
Negli ultimi tempi Luca Bergia aveva deciso di abbandonare la musica e la band a cui aveva dato vita per dedicarsi all’insegnamento. Era diventato docente di scienze alle scuole medie della provincia di Cuneo. Spiegò la sua motivazione in una lettera scritta prevelentemente per i fan: “Sono uscito dal tour celebrativo 30/20/10, agli albori dell’undicesimo disco di casa Marlene, letteralmente spossato, spaesato, privo di energie mentali e creative. Avevo necessità di staccare la spina e prendermi un anno di stop (che poi sarebbero diventati due) per rimettermi in sesto sia fisicamente che psicologicamente: questa l’origine dei generici “motivi personali” che vi comunicammo all’epoca. Avevo bisogno di tempo e giusta calma per poter rispondere alle inattese domande che si facevano sempre più pressanti e urgenti alla mia mente. Ringrazio Cristiano e Riccardo che hanno capito e permesso di mettere tutto in stand by per concedermi del tempo che fosse solo mio. Sinceramente non mi sentivo pronto, né fisicamente né creativamente, per affrontare l’ennesimo disco cruciale: da un versante il precipizio del fallimento, dall’altro uno sperabile successo, per quel che possa significare al giorno d’oggi una parola così inconsistente“.
Con il gruppo aveva partecipato al Festival di Sanremo nel 2012. Aveva lavorato anche alla sonorizzazione di due video-installazioni del duo Masbedo ad Art Basel, Biennale di Venezia e Indeepandance e con il Teatro Stabile di Torino per lo spettacolo Fatzer di Brecht del 2012.
