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Madonna di Trevignano: sparita la “veggente” con i soldi delle donazioni

Non si è fatto altro che parlare di lei e della Madonna che lacrimava sangue in questi ultimi giorni, soprattutto nei salotti televisivi. Ora Gisella Cardia, di cui il vero nome è Maria Giuseppa Scarpulla è sparita nel nulla. Si tratta dell’ex imprenditrice siciliana di 53 anni che dopo la bancarotta si è trasferita a Trevignano paese alle porte di Roma sul lago di Bracciano. Con lei sono sparite tutte le donazioni fatte dai fedeli che credevano in lei. Ma partiamo dal principio.

Si parla di lei, la “veggente” già dal 2013. La donna porta una statua della Madonna da Medjugorje che avrebbe iniziato a sanguinare dagli occhi e a parlarle. Il “rituale” si sarebbe ripetuto per anni ogni terzo giorno del mese, quando nella cittadina laziale si radunavano centinaia di persone per “venerare” la Madonna. Adepti da tutta Italia, chi in cerca di un miracolo, chi di ricevere una grazia. Almeno fino alla settimana scorsa ovvero fino a che non sono cominciate le indagini.

Prima è arrivato un esposto ai Carabinieri di Trevignano, contro Gisella Cardia. Lo ha consegnato un investigatore privato, il quale ha riferito che dopo alcune analisi sarebbe stato appurato che le lacrime sarebbero compatibili con sangue di maiale. Arrivano poi le testimonianze dei primi fedeli pentiti, che accusano la Cardia di avergli spillato soldi senza mai ricevere benefici in cambio.

E dopo che i primi truffati hanno fatto le loro dichiarazioni iniziano ad arrivare anche altri fedeli pentiti. Così la nostra veggente ha ben deciso di fare i bagagli e tagliare la corda, ovviamente svuotando le casse della sua Onlus. Dal 2013, cioè da quando la statua si trova a Trevignano, è divenuta una sorta di meta di pellegrinaggio per devoti, No vax e sostenitori di “cure alternative” anche per il Covid.

Sicuramente il più arrabbiato è Luigi Avella che a la Repubblica di Roma ha dichiarato: “Io ho dato 123 mila euro per la Madonna di Trevignano, 30mila al marito della veggente e il resto alla Onlus. L’ho fatto di mia spontanea volontà, credevo nelle apparizioni e nei messaggi della Madonna. Se si scoprirà che è tutto falso, li chiederò indietro“. Luigi Avella è stato per due anni uno dei seguaci della veggente Gisella Cardia.

Prima di sparire nel nulla la veggente ha dato il suo ultimo comunicato: “La guerra arriverà a Roma“.

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