palazzo chigi - pnrr(foto da governo.it)

CDM sì a Draghi-Franco: contro effetti inflazione, Covid e siccità

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del Presidente del Consiglio Mario Draghi e del Ministro dell’Economia Daniele Franco, la Relazione al Parlamento che aggiorna gli obiettivi programmatici di finanza pubblica e il relativo piano di rientro. Sarà presentata alle Camere per l’autorizzazione.

Debito PA inferiore di circa 14,3 miliardi di euro

La previsione dell’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche per il 2022 risulterebbe inferiore di 0,8 punti percentuali di PIL. In valore assoluto l’indebitamento risulterebbe inferiore di circa 14,3 miliardi di euro, interamente dovuto alle maggiori entrate.

Un provvedimento urgente diventerà strumento per il Governo di contrasto a “gli effetti su individui, famiglie, imprese ed enti pubblici” derivati dall’emergenze in questo momento pendenti sul Paese: inflazione, Covid-19, siccità. Inoltre “per ristorare le amministrazioni centrali dello Stato per le risorse utilizzate a copertura di precedenti provvedimenti di urgenza adottati nel corso dell’esercizio”, si spiega nella relazione.

Si legge ancora nella relazione: “Si tratta, in particolare dell’abbattimento degli oneri di sistema sull’elettricità e sul gas disposto per il terzo trimestre dell’anno con il decreto-legge n. 50 del 2022. All’attuazione di questi interventi sono destinati gli spazi finanziari per i quali si chiede l’autorizzazione al ricorso all’indebitamento per un importo complessivamente pari a 14,3 miliardi di euro nel 2022. Tale autorizzazione, come già evidenziato, confermando i saldi programmatici indicati nel Documento di economia e finanza 2022 e il livello del debito pubblico, non richiede la revisione del limite delle emissioni nette già autorizzato e di conseguenza non comporta un aumento del livello della spesa per interessi passivi. Il valore programmatico del saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato di competenza e di cassa per il 2022, in considerazione degli effetti delle misure che saranno adottate con il prossimo decreto-legge, è corrispondentemente rideterminato. Considerato che l’autorizzazione all’indebitamento interessa il solo esercizio 2022, senza determinare un peggioramento dei saldi programmatici rispetto a quanto già previsto nel Documento di economia e finanza 2022, è confermato il percorso di convergenza verso l’obiettivo di medio termine (OMT) indicato nel predetto documento programmatico”.

 

Autore:

Redazione

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