L’aula della Camera ha dato il via libera alla legge di bilancio con 200 voti favorevoli. Contro si sono espressi 112 deputati, mentre 3 si sono astenuti. Tra le principali misure adottate si segnalano il taglio del cuneo, la nuova struttura dell’Irpef, il finanziamento per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, nonché disposizioni a favore delle pensioni e aiuti per i mutui destinati ai cittadini under 36.
Nonostante i ritardi, le false partenze e l’accelerazione finale, la manovra ha superato l’esame dell’aula con l’approvazione definitiva. Le risorse messe a disposizione ammontano a circa 24 miliardi di euro, di cui oltre 15 miliardi finanziati attraverso un aumento del deficit. Questi fondi sono destinati principalmente al taglio del cuneo fiscale (quasi 11 miliardi) e alla riduzione delle aliquote Irpef (appena oltre 4 miliardi). Le due misure, operative solo nel 2024, comporteranno un incremento medio di circa 120 euro al mese nelle buste paga dei contribuenti interessati.
Il taglio delle tasse sul lavoro beneficerà circa 14 milioni di dipendenti, con un guadagno medio di circa 100 euro al mese. La manovra conferma il taglio del cuneo fiscale, già potenziato con il decreto del primo maggio, con una riduzione di 7 punti percentuali per i redditi fino a 25.000 euro e di 6 punti percentuali per quelli fino a 55.000 euro.
Per quanto riguarda l’Irpef, la manovra avvia il primo passo della riforma fiscale. Nel 2024, le aliquote si riducono da quattro a tre, accorpando i primi due scaglioni con un’unica aliquota del 23% per i redditi fino a 28.000 euro, del 35% per quelli fino a 50.000 euro e del 43% per redditi superiori a 50.000 euro. Inoltre, si estende fino a 8.500 euro la soglia di no tax area. Secondo le stime delle associazioni, la riforma garantirà un beneficio massimo di 260 euro annui, pari a circa 20 euro al mese considerando 12 mensilità.
