Massimo Galli: “Attendiamo gli effetti delle restrizioni”

Massimo Galli, Direttore della clinica di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, ha affermato: “Speriamo di consolidare nell’arco della settimana le tendenze determinate dalle ultime restrizioni e dall’aumento, tutto sommato, delle vaccinazioni. La netta impressione è che siamo ancora in una situazione in cui gli ospedali stanno rientrando in quella fase in cui non si va chiaramente né su né giù, una condizione che merita tutta l’attenzione del caso”.

L’esperto ha dichiarato inoltre che: “In linea generale per i bambini e i ragazzi che sono a scuola senza mascherina il pericolo sta nel prima e nel dopo della scuola. Nel trasporto pubblico prima e poi non c’è giardinetto pubblico dove sulle panchine non si vedono gruppetti di ragazzi a grappolo, spesso senza mascherina. Queste sono situazioni che alimentano il diffondere dell’epidemia. Bisogna essere consapevoli e intervenire su questo nelle maniere lievi in modo da non esser sempre prescrittivi con i ragazzi. Serve qualche programma che cerchi di sviluppare la responsabilità forse andrebbe più intensivamente sviluppato”.


Galli prosegue parlando della scuola: “Affermazioni tipo che le scuole non sono elemento di disturbo e di pericolo, in base ai dati che vedo io, mi sembrano azzardate. Purtroppo sono un elemento di pericolo, specie in presenza di varianti che incidono anche su bambini e ragazzi. Dichiariamo onestamente che il problema ha anche implicazioni negative, ma intanto, siccome la scuola e la scuola in presenza sono beni primari, individuiamo strumenti adeguati a consentirle. Mi auguro che i test salivari a tappeto possano rappresentare un elemento di protezione importante. Tamponare tutti i bambini è invasivo e traumatico, ma test salivari con conferma dal tampone eventualmente è un’altra cosa. Vaccinare, vaccinare, vaccinare resta la prima cosa, ma fino a 16 anni non possiamo farlo”.

L’idea di Massimo Galli sul vaccino agli operatori sanitari

“Vaccinarsi contro il covid per coloro che operano nell’ambito della sanità è un atto dovuto, non ho dubbi, senza se e senza ma. Non si è obbligati a fare questo tipo di lavoro. Se lo vuoi fare devi garantire la sicurezza dei tuoi pazienti e non ti puoi esimere da determinate pratiche” ha aggiunto l’esperto.

In merito alla sospensione dello stipendio al personale sanitario che rifiuta il vaccino, Galli ha detto di: “essere felice che non competa a me prendere decisioni del genere. Ribadisco che è inaccettabile che chi fa questo lavoro rifiuti il vaccino. É un insulto alla scienza, alla logica ed è eticamente sbagliato. E questo vale anche per il vaccino antinfluenzale come quello contro il morbillo”.

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