Maria Mesi, ex amante del boss Matteo Messina Denaro, torna all’attenzione delle Forze dell’ordine. Questa mattina i carabinieri del Ros hanno perquisito l’abitazione della donna e del fratello Francesco. Sembrebbe che i militari abbiano portato via computer e telefoni sospettando che la donna e il fratello mantenessero ancora contatti con il padrino, attraverso la sua famiglia.
I nomi dei due fratelli, dunque, sono di nuovo scritti nel registro degli indagati con l’accusa di favoreggiamento, reato per cui entrambi sono stati condannati in via definitiva.
Gli investigatori, a conferma di quanto già sapevano, trovarono le lettere d’amore che la donna inviava al fidanzato. Dalla corrispondenza saltata fuori in casa di Filippo Guttadauro, cognato di Messina Denaro, vennero fuori i pensieri intimi di una coppia per forza di cose clandestina. Maria si firmava e si faceva chiamare Mari oppure Mariella.
Il fratello dell’amante del boss, Francesco e la terza sorella Paola, erano alle dipendenze dell’ingegner Michele Aiello, già condannato a 16 anni per mafia. L’imprenditore, sospettato di aver investito i soldi del boss Bernardo Provenzano nella sua clinica di Bagheria, fu coinvolto nell’inchiesta sulle cosiddette talpe alla Dda, una rete di insospettabili, tra cui anche esponenti delle forse dell’ordine, che dando ai boss informazioni riservate hanno consentito loro, per anni, di evitare le manette.