Una nuova notte di fuoco. I caccia israeliani hanno colpito obiettivi nel centro di Gaza. Questo quanto riferisce l’esercito israeliano. I razzi di Hamas, in risposta, hanno colpito lo Stato ebraico. Le sirene di allarme anti-missile hanno suonato nelle prime ore del giorno in varie località del Sud di Israele.
Colpito anche un “ufficio operativo” di Hamas vicino a al centro di Gaza City durante l’attacco denominato “siti di lancio sotterranei”. La rete di tunnel sotterranea di Hamas era stato l’obiettivo principale dell’attacco della notte fra giovedì e venerdì. Oltre 60 aerei d’Israele avevano colpito 150 obiettivi sotterranei nel Nord della Striscia di Gaza, come riferiva un comunicato delle forze armate d’Israeliane citato da The Guardian. Parallelamente, forze di terra, artiglieria e truppe corazzate si erano schierate lungo il confine con i carri armati e avevano sparato centinaia di proiettili.
Nel bollettino di ieri, anche nuovi scontri avvenuti in Cisgiordania. L’agenzia di stampa palestinese Wafa parla di alcuni morti e circa 10 feriti. Il Ministero della Salute palestinese di 10 dimostranti palestinesi, in totale, uccisi dall’esercito israeliano e di circa 150 feriti circa negli scontri a Ramallah e in altre città ad ovest del fiume Giordano.
Il Premier Netanyahu ha detto alla Nazione: “Quello che succede nelle città israeliane è molto grave. Gruppi di facinorosi arabi colpiscono ebrei in quanto tali. Si tratta di una minoranza violenta che vuole colpire il tessuto sociale costruito da anni da arabi ed ebrei“. E ha aggiunto: “Tutti devono condannare la violenza: sia degli arabi contro gli ebrei, sia degli ebrei contro gli arabi“. Quindi si è rivolto ad Hamas: “Avevo detto che avremmo sferrato attacchi pesanti ad Hamas e agli altri gruppi terroristici e lo stiamo facendo. Non è finita“.