Migranti: Albania interrompe intesa con Italia

In Albania, il percorso per l’approvazione dell’intesa con l’Italia sui migranti è stato temporaneamente interrotto. La ratifica dell’accordo firmato da Giorgia Meloni ed Edi Rama, programmata per domani nel Parlamento di Tirana, è stata sospesa dalla Corte Costituzionale, che accetterà di esaminare due ricorsi presentati dall’opposizione. La sentenza di merito, attesa entro tre mesi, determinerà il prosieguo dell’intesa.

Palazzo Chigi ha scelto di non commentare la decisione tecnico-giuridica della Corte Costituzionale al di fuori di considerazioni politiche. Nonostante ciò, non si esprime preoccupazione per possibili ritardi nell’attuazione del memorandum.

Il protocollo, firmato lo scorso novembre, prevede la creazione di due centri di accoglienza e rimpatrio in Albania, finanziati e gestiti dall’Italia. Tuttavia, ha generato controversie sia a Roma, dove l’accordo deve ancora essere ratificato in aula, che a Tirana. L’opposizione in quest’ultima città ha sollevato questioni costituzionali e internazionali, sostenendo che l’accordo minaccia la sovranità dell’Albania e richiede l’approvazione del presidente.

La Corte Costituzionale ha sospeso le procedure parlamentari in attesa di una sentenza entro il prossimo 6 marzo. Fonti di Palazzo Chigi affermano di non temere ritardi e sottolineano l’appoggio della Commissione Europea, che ha definito l’intesa Italia-Albania un “modello”. A Roma, l’opposizione ha criticato il governo, mentre Ursula von der Leyen ha elogiato l’accordo come un esempio innovativo e condiviso delle responsabilità nei confronti dei Paesi terzi.

La situazione in Albania sarà chiarita dalla sentenza della Corte Costituzionale entro i prossimi tre mesi.

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