É stata perquisita a Milano la casa di un 19enne indagato per istigazione a delinquere aggravato dal mezzo telematico. L’indagato attraverso i social era diventato il punto di riferimento per i No Vax. Il giovane era già stato denunciato per aver preso parte ad iniziative No Green Pass ed era stato sottoposto dal questore di Milano Giuseppe Petronzi a daspo urbano e non ha più partecipato alle manifestazioni del sabato.
Il 20 novembre il diciannovenne ha lanciato sui social una mobilitazione nazionale, prevista per sabato 27 novembre in piazza Duomo, sostenendo che vi avrebbe preso parte un milione di persone. Per gli investigatori avrebbe creato: “una situazione di intossicazione informativa, disorientando gli stessi manifestanti talora forse non consapevoli di dare seguito ad indicazioni di un organizzatore malevolo e virtuale”.
La Polizia ha scoperto inoltre che l’indagato ha inviato via Telegram dei file contenenti circa mille green pass intestati ad altrettante persone. Il giovane ha ammesso di averli scaricati dalla rete e distribuiti gratuitamente a più utenti possibile. E’ stato quindi denunciato anche per ricettazione, con altre due persone destinatarie dei file contenenti i Green Pass e sottoposte a perquisizione e sequestro dei telefoni.
Nel corso della perquisizione del 19enne, sono stati anche sequestrati un’accetta ed un coltello, all’interno di uno zaino attrezzato con diversi kit di sopravvivenza e un tirapugni. I poliziotti hanno anche ritirato, a scopo precauzionale, due armi regolarmente denunciate dal giovane che è titolare della licenza di porto d’armi ad uso sportivo.