Di fronte al tribunale di Milano, durante il corteo organizzato per la Festa internazionale della Donna, una squadra di attivisti con le tute bianche, macchiate di rosso, ha iniziato un’azione di protesta srotolando uno striscione e accendendo fumogeni rossi.
Un’attivista ha urlato: “Ogni volta che non veniamo ascoltate e credute, veniamo sottoposte a violenza. Anche in tribunale, veniamo violentate ogni volta che ci si dà la colpa di una violenza per l’abbigliamento indossato o per un atteggiamento adottato. Questa giustizia non ci rappresenta e noi siamo il grido altissimo e feroce di tutte quelle donne che non hanno più voce”.
Il gruppo di manifestanti si era gia fermato di fronte a Confindustria che secondo gli attivisti sarebbe colpevole di sostenere le politiche di alternanza scuola lavoro. Politiche che sarebbero alla base di episodi di sfruttamento e di incidenti, come quelli accaduti a Lorenzo Parrelli, Giuseppe Lenoci e Giuliano De Seta, morti nel 2022 durante percorsi di formazione in alternanza scuola-lavoro.
