Questa mattina, sequestrati a Milano oltre 64mila medicinali clandestini per la cura del Covid-19. Si tratta precisamente di: 2.648 confezioni di capsule e 55 flaconi di sciroppo a base di Lianhua Qingwen Jiaonang per un valore di 150mila euro. I farmaci importati dalla Cina, non dispongono dell’autorizzazione per essere ammessi in commercio da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco.
A fare la scoperta, i Carabinieri del NAS di Milano, nel quartiere cinese della città. Rinvenuti, inoltre, un canale di importazione illecita di farmaci utilizzati nelle terapie per combattere il Covid19. I cinesi sono soliti utilizzare quei medicinali per curare alcuni sintomi influenzali e i sintomi riconducibili al Coronavirus. Attualmente il materiale sequestrato è sottoposto ad esami da parte dell’Autorità Giudiziaria di Milano per poter verificare il contenuto e constatare l’eventuale pericolo per la salute dei consumatori.
Situazioni analoghe registrate anche a Firenze e Roma. I militari che conduco le operazioni hanno dichiarato che “l’intervento ha consentito di tutelare la salute pubblica e impedire soprattutto che i farmaci vengano messi in commercio senza essere stati verificati e prodotti con modalità non note“.
Medicinali, sequestro a Roma
Sequestrata, inoltre, pochi giorni fa a Roma, una partita di medicinali cinesi venduti nelle erboristerie. Le vendite riguardano maggiormente pillole e flaconi spacciati per farmaci in grado di curare il Covid. I supermarket e i negozi nei quali poter reperire i farmaci, sono tutti gestiti da asiatici (4 nel centro e 1 a Prato).
I Carabinieri hanno sequestrato 437 confezioni di farmaci per il trattamento dei sintomi influenzali. Il totale del materiale è di 2.122 pillole. I titolari dei negozi deferiti alle rispettive Procure della Repubblica devono rispondere di attività illecita e sono ritenuti responsabili dell’esercizio abusivo della professione sanitaria di farmacista.