Ministro Crosetto: “Con noi l’Italia mai al traino Usa, armi a Kiev ma cercando la pace”

Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervistato da La Stampa, è tornato a parlare del conflitto tra Ucraina e Russia, analizzando anche la posizione del nostro Paese.

Rispondendo ad una domanda sull’avvicinamento della fine della guerra Crosetto ha così risposto: “Vorrei che si aprisse una nuova stagione di tregua, se non di pace. All’ultima riunione dei ministri della Difesa della Ue a Toledo ho avuto l’impressione che siamo ancora molto lontani da una soluzione pacifica del conflitto“.

Il Ministro auspica una nuova stagione, rimanendo però convinto della posizione assunta dall’Italia in questa vicenda: “Ci sono due linee che devono marciare parallele, l’aiuto, anche militare, all’Ucraina e il lavoro incessante per arrivare alla fine del conflitto. Un giorno spero che si possa raccontare tutto quello che l’Italia ha fatto e fa per una politica di pace e per arrivare alla pace“.

Secondo il Ministro della Difesa “va ripristinata l’Ucraina che esisteva” e la prima mossa dovrebbero farla i russi: “Da oltre un anno e mezzo non c’è stato nemmeno un giorno in cui non siano piovute bombe russe sulle città ucraine. Si fermino, anche solo per 24 ore, e poi si può cominciare a parlare“.

Smentite anche le voci di un possibile strappo con il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani: “Ben venga la linea di Tajani più assertiva, la sottoscrivo pienamente” – ha detto Crosetto. “La politica estera italiana è una sola e lui e la Farnesina ne sono i registi ed i custodi. Non ci siamo mai sentiti “al traino” degli Stati Uniti ma alleati convinti. Tajani certifica una linea che già stiamo seguendo, mentre l’Italia era abituata in passato a chiedere permesso a tutti gli alleati per fare qualsiasi cosa“.

Il Ministro Crosetto ha poi espresso la sua opinione sulla vicenda Ustica, tornata in auge dopo le dichiarazioni dell’ex Premier Giuliano Amato: “A stupirmi non è la tesi, che non è nuova, ma la persona che ha voluto riportarla alla ribalta“. Sul perché Amato ne abbia voluto parlare soltanto adesso Crosetto ha detto: “Me lo chiedo, ma non ho risposte. Non credo sia una cosa casuale“.

La Stampa ha poi chiesto a Crosetto il motivo che lo ha spinto ad accettare l’incontro voluto dal Generale Vannacci: “Io non ho rimosso nessuno, per essere chiari” – ha risposto il Ministro. “In questa vicenda c’è, da parte mia, qualcosa da chiarire riguardo alla disciplina militare, le regole delle forze armate e quindi lo riceverò. Per ascoltare quello che deve dirmi e dirgli cosa pensa il ministro della Difesa“.

Crosetto si è detto per nulla sorpreso da quanto accaduto al Generale Vannacci, ospite in diverse trasmissioni tv e papabile futuro candidato della Lega: “Ho visto nascere e morire molti personaggi in questo Paese. Si creano degli eroi, poi si distruggono. Non è una novità, abbiamo candidato tutti e di tutto, negli anni. Soprattutto persone che diventano momentaneamente simboli di qualcosa. Di per sé, candidare un generale, quando si congeda, è ottimo, la scelta di parlarne ora fa parte di una strategia politica sulla quale non mi compete entrare“.

La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha chiesto di rinviare l’impegno italiano di raggiungere il 2% del Pil in spese militari, secondo gli accordi Nato. Alla domanda su cosa ne pensa il Ministro della Difesa ha così risposto “È legittimo, ma devono andare fino in fondo. Dicano che vogliono uscire dalla Nato. Il 2% non è una scelta italiana, se seguissimo le indicazioni di Schlein saremmo fuori dalle regole della Nato. Quindi il non detto di questa posizione è: “Usciamo dalla Nato”. Opinione legittima, magari vogliono entrare nei Brics. Vedano loro, per me non è in agenda“.

(Screenshot da TV)

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Redazione

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