9 maggio, Mosca. Putin vs l’Occidente “decadente” e “invasore”

Nessun annuncio particolare. Non al momento almeno. Il 9 maggio moscovita è uno sfoggio di forza e nazionalismo, di slogan inneggianti alla grande potenza antinazista: di ieri e di oggi. Nella piazza Rossa 131 mezzi militari di terra 11.000 soldati e carri armati in sfilata. Disabitati invece i cieli che avrebbero dovuto ospitare 77 aerei. Cancellati per maltempo, almeno sulla carta.

L’apertura nelle parole del Presidente Putin. “Compagni ufficiali, sottoufficiali, compagni, generali e ammiragli, mi congratulo con voi per il 77esimo anniversario della grande vittoria. Anche ora in questi giorni voi combattete per la nostra gente nel Donbass, per la sicurezza della nostra patria“.

L’Occidente preparava una invasione dei nostri territori

Poi attacca:  “Alla fine dello scorso anno l’Occidente stava apertamente preparando un attacco al Donbass e alla Crimea”. E ancora: “A Kiev c’erano richieste di armi nucleari che creavano una minaccia inaccettabile proprio al nostro confine. L’Occidente preparava una invasione di nostri territori”. Da lì allora l’offensiva in Ucraina definita come una “operazione preventiva, necessaria e giusta”.

Poi il dito contro l’Occidente. “In Occidente, a quanto pare, hanno deciso di cancellare valori millenari” ha detto dalla tribuna in Piazza Rossa prima dell’inizio della parata. “Tale degrado morale  – ha aggiunto – è diventato la base per ciniche falsificazioni della storia della Seconda guerra mondiale, incitando alla russofobia, elogiando i traditori, deridendo la memoria delle vittime, cancellando il coraggio di coloro che hanno ottenuto la vittoria”.

Gli USA non hanno permesso ai veterani di venire a Mosca a festeggiare

A seguire l’attacco alla NATO e agli USA: “I Paesi della NATO non hanno voluto ascoltarci, quando lo scorso dicembre abbiamo proposto di definire un accordo sulla sicurezza. Significa che avevano altri progetti. Avevano preparato apertamente un’altra operazione punitiva nel Donbass, una aggressione nelle nostre terre storiche, inclusa la Crimea, a Kiev si è parlato di ripristinare le armi nucleari. Il blocco NATO ha iniziato a militarizzare i territori vicino ai nostri confini. E questo per noi rappresentava una minaccia inammissibile ai nostri confini”. “Chi ha vinto la Grande guerra ci ha chiesto di rimanere vigili perché non si ripeta una guerra mondiale”, ha aggiunto, continuando: “La NATO e i suoi satelliti hanno puntato sui neonazisti e sui seguaci di Bandera”, accusando gli Stati Uniti di “aver vietato ai veterani americani che volevano venire a Mosca a festeggiare di farlo”.

Durante il discorso Putin ha chiesto un minuto di  silenzio per i militari uccisi durante la Seconda guerra mondiale e per quelli nei combattimenti in corso nel Donbass e a chi ancora sta combattendo in quell’area ha detto: “Mi rivolgo alle nostre forze armate e alle milizie del Donbass: voi combattete per la sicurezza patria e per il futuro”, affinché “non ci sia posto nel mondo per i criminali nazisti”. Un minuto di silenzio per circa 25mila caduti dal 24 febbraio, stante agli ultimi dati di origine ucraina.


Condividi
Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it