Napoli: arresti per appalti nel ciclo dei rifiuti

A seguito delle indagini svolte dal Servizio Centrale del Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Transizione Ecologica, questa mattina è stata eseguita ordinanza cautelare (una custodia in carcere e cinque arresti domiciliari) a carico di imprenditori operanti nel settore dello smaltimento dei rifiuti nonché di esponenti della pubblica amministrazione.

Le indagini hanno consentito l’acquisizione di gravi indizi sull’esistenza di un sistema collaudato creato allo scopo di ottenere bandi di gara di comodo e ritagliati sulle esigenze privatistiche degli imprenditori coinvolti nel settore della raccolta, gestione e smaltimento dei rifiuti urbani, in relazione ad appalti anche di centinaia di milioni di euro.

I soggetti destinatari dell’odierno provvedimento sono indagati dei reati di “turbata libertà degli incanti”, “turbata libertà dei procedimenti di scelta del contraente”, “falsità in atti pubblici” e “attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti”.

Attraverso le successive fasi del procedimento, verrà stabilito se i soggetti indagati siano o meno responsabili delle condotte delittuose loro attribuite, in ogni caso gli elementi indiziari acquisiti dagli investigatori nel periodo di indagini circa le modalità di affidamento e gestione dei bandi di gara da parte di diversi Comuni delle province di Napoli e Caserta, sono basati su una serie di elementi obiettivi e tra loro convergenti, tra cui intercettazioni telefoniche e soprattutto ambientali supportate da servizi di osservazione, perquisizione e sequestri di notevole documentazione anche informatica.

 

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