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Napoli: scovati altri furbetti del reddito di cittadinanza

Napoli e provincia, prosegue l’indagine sul reddito di cittadinanza. Quasi 15 milioni di euro in un anno e mezzo, una media di 1100 Euro l’ora.

Oltre 600 furbetti del reddito di cittadinanza sono stati scovati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli nel periodo che va da aprile a ottobre di quest’anno.
Tutti hanno ricevuto denaro dallo Stato senza averne titolo. Per 287 di loro si ipotizza anche la truffa.

Primi giorni di ottobre, si chiude il cerchio sul terzo capitolo dell’inchiesta sul reddito di cittadinanza. I carabinieri napoletani, con la collaborazione del nucleo ispettorato del lavoro e dell’Inps,  hanno continuato ad approfondire i controlli sul beneficio intascato indebitamente da chi la soglia della povertà non l’ha mai varcata.
Controlli a tutela di quelle persone che del denaro garantito dal reddito di cittadinanza ne farebbero una fonte (lecita) di sostentamento.  Un beneficio che garantirebbe un pizzico di serenità ai veri bisognosi, quelli che con quel ritegno d’altri tempi neanche lo richiederebbero.

Si riafferma, dunque, un ciclo simbolicamente durato un anno e 6 mesi, durante il quale i militari hanno scoperchiato una voragine nel bilancio statale che ha assorbito, moneta su moneta, quattordici milioni seicentoquarantotto mila e duecentoquarantotto euro e sei centesimi.
Una cifra che in lettere fornisce una dimensione ancora più chiara di un fenomeno ancora diffuso.
Quasi 15 milioni di euro sottratti indebitamente da migliaia di persone a cui non manca di certo la pagnotta e che, nonostante tutto, hanno richiesto aiuto al governo.
14.648.248,6 euro che tradotti su base giornaliera (con riferimento ad un periodo di un anno e 6 mesi circa, da giugno 2021 al 6 ottobre 2022: 553 giorni) significano 26.488,69 euro “regalati” ogni 24 ore a chi non ne aveva diritto, 1.103,69 euro l’ora.

Con la terza tornata di controlli, la somma rilevata è di 2.962.551,06 euro. Il campione è Napoli con la sua intera provincia, isole comprese. E ancora una volta si è proceduto analizzando il territorio in tre macro-aree: Napoli (con Pozzuoli, Monteruscello, Quarto, Monte di Procida, Bacoli, Ischia, Procida, ndr), comuni della provincia a Nord (area giuglianese compreso litorale, Castello di Cisterna e area a nord del Vesuvio, area maranese, Casoria e comuni limitrofi e area nolana) e sud (vesuviano lungo la costa, area di Torre Annunziata, Torre del Greco, Volla, Ercolano, Cercola, penisola sorrentina, Castellammare di Stabia e Capri).

(fonte Comando Generale Arma dei Carabinieri)

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