A seguito della della pressione militare della Russia sull’Ucraina le sorti di quest’ultima appaiono sempre più legate Agli aiuti provenienti dagli Stati Uniti d’America.
Non a caso, il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg, in una intervista rilasciata ieri all’emittente britannica BBC, ha dichiarato che – “Alla fine dei conti, deve essere l’Ucraina a decidere che tipo di compromessi è disposta a fare, ma dobbiamo consentire loro di essere in una posizione in cui raggiungano effettivamente un risultato accettabile attorno al tavolo dei negoziati“.
Stoltenberg ha spiegato, inoltre, che non chiederà all’Ucraina di fare concessioni adesso, ed ha aggiunto che – “la vera pace potrà essere raggiunta quando l’Ucraina prevarrà“.
Kiev, intanto, da settimane sta chiedendo armi e munizioni ai vari partner occidentali, fornendo notizie in merito ad uno scenario che appare sempre più precario in vista della fine della primavera, quando, come evidenziano anche analisti e esperti, la Russia potrebbe sferrare un nuovo massiccio attacco lungo il fronte orientale o sul fronte meridionale. In quest’ultimo, infatti, nelle ultime ore si è notato uno scenario particolarmente teso secondo news fornite da Mosca.
Droni kamikaze ucraini avrebbero raggiunto obiettivi in prossimità della Centrale nucleare di Zaporizhzhia, colpendo i locali della mensa e dell’area mercantile. Lo scrive su Telegram, l’Ufficio Stampa dell’impianto, aggiungendo che proprio a causa dell’attacco un camion che scaricava cibo è stato danneggiato.
Ma, in una dichiarazione fornita all’Ukrainska Pravda, un portavoce dell’Agenzia di intelligence militare ucraina ha affermato, viceversa, che l’Ucraina non sarebbe stata coinvolta nell’attacco con i droni sull’area della centrale nucleare di Zaporizhzhia.
“L’Ucraina non è coinvolta in alcuna provocazione armata sul territorio della centrale nucleare occupata illegalmente” – ha detto il Portavoce Andrii Yusov.
