Navalnaya al Parlamento UE: “Putin deve pagare”

Il funerale si svolgerà dopodomani e non so ancora se sarà pacifico o se la polizia arresterà coloro che sono venuti a salutare Alexei“. Queste le parole di Yulia Navalnaya, moglie di Alexei Navalny, intervenuta alla Plenaria dell’Eurocamera, accolta da un lungo applauso degli eurodeputati.

La donna è stata invitata a parlare al Parlamento europeo dalla presidente Roberta Mestsola, a tre anni dalla sua ultima apparizione. “Molti hanno la sensazione che Putin non possa essere sconfitto – ha detto Navalnaya – e in questa disperazione mi chiedono: come posso aiutarvi? Sto pensando a come Alexei risponderebbe a questa domanda. Cercherò di rispondere, ma per farlo devo raccontarvi un po’ com’era lui. Alexei era un inventore. Aveva sempre nuove idee per tutto, ma soprattutto per la politica. Putin deve rispondere di ciò che ha fatto al mio Paese.

Putin deve rispondere di ciò che ha fatto a un Paese vicino e pacifico. E Putin deve rispondere di tutto ciò che ha fatto ad Alexei. Mio marito non vedrà come sarà la bella Russia del futuro, ma noi dobbiamo vederla. E io farò del mio meglio perché il suo sogno si realizzi, perché il male cada e questo bel futuro arrivi”, ha proseguito la vedova dell’oppositore del Cremlino.

Putin ha ucciso mio marito, Alexei Navalny. Su suo ordine, Alexei è stato torturato per tre anni: è stato fatto morire di fame in una minuscola cella di cemento, tagliato fuori dal mondo esterno. Gli sono state negate visite, telefonate e persino lettere. E poi lo hanno ucciso e anche dopo hanno abusato del suo corpo e hanno abusato di sua madre“, ha affermato con forza la vedova di Navalny.

Per la Navalnaya Putin non è un politico, ma un sanguinario mafioso. “Putin è il capo di una banda criminale organizzata. Questa comprende avvelenatori e assassini, ma sono tutti solo burattini. La cosa più importante sono le persone vicine a Putin, i suoi amici, i suoi collaboratori e i custodi del denaro della mafia“, ha aggiunto Navalnaya.

(Screenshot Social)

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