Non cessano gli attacchi tra Israele e Hamas.Aumento di morti e feriti

Continua ad aggravarsi il bollettino di vittime del conflitto fra Israele e Hamas. L’ultimo bilancio del Ministero della Sanità di Hamas parla di 53 palestinesi uccisi a Gaza nei ripetuti attacchi israeliani, compresi 14 fra bambini e minori, e tre donne, oltre a più di 300 feriti. Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, un ragazzo di 16 anni, Rashid Abu Arreh, è stato colpito a morte da soldati israeliani oggi durante incidenti avvenuti a Tubas (Cisgiordania).

Secondo la Wafa il ragazzo si è trovato coinvolto in scontri quando la popolazione ha cercato di impedire all’esercito di arrestare esponenti locali ricercati. In precedenza un altro palestinese era stato ucciso oggi da soldati – secondo la stampa palestinese – durante incidenti analoghi ad al-Fawar, presso Hebron.

L’esercito israeliano non ha ancora commentato l’episodio, ma assieme al Servizio di Sicurezza interno ha reso noto che i vertici  di Hamas sono stati “simultaneamente eliminati a Gaza e Khan Yunis“, nel nord della Striscia di Gaza, al termine di una “operazione complessa e prima nel suo genere“.

È morto in ospedale uno degli israeliani feriti da un missile anticarro sparato da Gaza su una vettura in territorio di Israele, secondo quanto riferisce il Pronto soccorso citato dai media, che parlano anche di altri 3 feriti, di cui 2 in gravi condizioni. Hamas ha rivendicato l’attacco ed ha cercato, secondo la tv, di impedire con colpi di mortaio l’arrivo dei soccorsi israeliani. Ad ora le vittime in Israele sono 6. Fra questi anche un uomo e una ragazza morti oggi nella città israeliana di Lod mentre erano in un’auto colpita da un razzo sparato dalla Striscia di Gaza, come ha reso noto la polizia israeliana. E nel corso di uno degli attacchi di razzi da Gaza su Israele una donna è morta di infarto.

Sono 1.050 i razzi e colpi di mortaio lanciati dalla Striscia contro Israele, secondo il portavoce militare, spiegando che l’85% è stato intercettato mentre circa 200 sono esplosi all’interno della Striscia. In risposta l’esercito ha compiuto oltre 500 attacchi contro obiettivi terroristici di Hamas e Jihad nella Striscia. E nuovi disordini si sono verificati stamani nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme, nel corso delle preghiere del mattino, secondo quanto riferito dalla televisione pubblica israeliana: 7 palestinesi sono stati arrestati dalla polizia dopo un fitta sassaiola contro gli agenti. Questi incidenti si sono verificati alla vigilia dell’Id el-Fitr, la festa che conclude il digiuno del Ramadan.

In Cisgiordania intanto l’esercito israeliano sta arrestando nelle ultime ore Dirigenti locali di Hamas. Retate sono avvenute, secondo i media, a Jenin e a Tubas nel tentativo israeliano di impedire che le violenze palestinesi si estendano anche alla Cisgiordania. A Jenin e a Tubas le operazioni dell’esercito sono respinte dall’opposizione della popolazione locale. Ci sono feriti.

Il movimento islamista Hamas, al potere a Gaza, ha annunciato oggi il lancio di 210 razzi sul territorio israeliano in risposta agli attacchi su un edificio al centro dell’enclave palestinese.

La Jihad islamica, il secondo più grande gruppo armato palestinese nella Striscia di Gaza, ha dichiarato averne lanciati 100 dall’enclave palestinese nel territorio israeliano.

Nelle ultime ore, verso ampie zone nel centro di Israele, Hamas ha cercato di colpire l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Lo riferisce Haaretz.

I combattimenti fra Israele e Hamas hanno elevato la tensione anche in Cisgiordania. Secondo l’Agenzia di stampa ufficiale Wafa, nel campo profughi al-Fawar (Hebron) ci sono stati scontri fra gli abitanti e Reparti dell’Esercito, ed un giovane (Hussein al-Titi) è rimasto ucciso.

Il consiglio di sicurezza dell’Onu terrà un incontro urgente. Oggi sul conflitto in corso tra Israele e palestinesi, su richiesta di Tunisia, Norvegia e Cina ci sarà l’ennesima riunione. Il conflitto si sta “intensificando verso una guerra su vasta scala“. Lo  ha detto l’inviato delle Nazioni Unite per la pace in Medio Oriente Tor Wennesland, lanciando un appello: Fermate immediatamente il fuoco“.

 

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