“Io sono no mafia” è il titolo di copertina del numero di maggio di Poliziamoderna e prende spunto dallo spot istituzionale realizzato dalla Direzione investigativa antimafia per celebrare i 30 anni di attività di lotta alla criminalità organizzata, con protagonisti i volti, le voci e i colori di tanti ragazzi ai quali, idealmente, viene passato il testimone in segno di educazione alla legalità e alla cultura antimafia.
Alla storia di copertina, tra le pagine della Rivista di maggio, è legata la ricorrenza del trentennale delle stragi di Capaci e di via D’Amelio: un ricordo affidato alla penna di Lirio Abbate, oggi direttore de L’Espresso, che all’epoca dei fatti si trovò, da giovane cronista sul campo, a dover raccontare la barbara uccisione dei giudici Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo, di Paolo Borsellino e dei poliziotti delle scorte: Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Sempre nella sezione dedicata alle stragi del ’92, anche una mappa di Palermo con evidenziati tutti i luoghi che, nella seconda metà di maggio, saranno protagonisti del ricordo dei tragici eventi di 30 anni fa. Completa questa sezione della Rivista l’articolo della rubrica “La questura del mese” che a maggio vede come protagonista proprio Palermo, con un focus sul commissariato di Mondello, diretto da Manfredi Borsellino, figlio di Paolo, che Poliziamoderna ha sentito per il lancio del “Piccolo libro della legalità” di Geronimo Stilton, al quale Manfredi ha scritto l’introduzione.
L’attualità di maggio è interamente dedicata all’emergenza dei profughi provenienti dall’Ucraina, a causa della guerra in atto. La Polizia di Stato, con la Direzione centrale per l’immigrazione e la polizia delle frontiere, gioca un ruolo da protagonista per fare fronte ad un’emergenza che, allo stato attuale, ha visto arrivare nel nostro Paese, soprattutto nel nordest, oltre 100.000 profughi. Il direttore dell’Immigrazione, Giuseppe De Matteis, in un’intervista spiega tutte le misure messe in campo dalla Polizia di Stato per far fronte all’emergenza. L’articolo prosegue con le “voci di frontiera” dei poliziotti dei varchi di Trieste, Gorizia e Tarvisio impegnati quotidianamente nell’attività di controllo, identificazione e accoglienza. In chiusura, un’intervista al giornalista Daniele Piervincenzi che, da Mykolaïv, racconta la sua esperienza di “reporter in trincea”.
L’inserto del mese è dedicato alle caratteristiche, alle regole e al corretto utilizzo della pistola ad impulsi elettrici, in dotazione alle forze dell’ordine dallo scorso aprile. Ampio spazio viene dato all’attività di formazione e alla preparazione specifica fornita a tutti gli operativi della Polizia di Stato.