Nuove opportunità per l’agricoltura 4.0 con innovazione e ricerca spaziale

Le istituzioni politiche nazionali ed europee stanno monitorando con crescente attenzione le opportunità che provengono dall’innovazione, dalla digitalizzazione e dalla tecnologia applicata all’agricoltura. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza riserva 500 milioni di euro per interessanti progetti di investimento sull’innovazione e la meccanizzazione del settore agricolo e di quello alimentare. Gli investimenti dovrebbero partire già nel corso degli ultimi mesi dell’anno 2021 e proseguire fino al giugno 2026. Alla luce di questi obiettivi, si legge nel piano del Recovery italiano che “gli agricoltori devono trasformare più rapidamente i loro metodi di produzione e utilizzare al meglio le nuove tecnologie, in particolare attraverso la digitalizzazione, per ottenere migliori risultati ambientali, aumentare la resilienza climatica e ridurre e ottimizzare l’uso dei fattori produttivi”. Queste riflessioni acquisite tramite sensori e satelliti, sono relative al continuo aumento dell’agricoltura di precisione e delle tecnologie di agricoltura 4.0, che permettono di razionalizzare gli input chimici e idrici e l’impego della manodopera.

Nello specifico, il PNRR prevede anche che i contributi in conto capitale per l’ammodernamento dei macchinari agricoli possano essere concessi sia per l’introduzione di tecniche di agricoltura di precisione, che permettano la riduzione dell’utilizzo dei pesticidi del 25-40 per cento a seconda dei casi applicativi, sia per l’utilizzo di tecnologie di agricoltura 4.0. Un grande balzo in termini di innovazione nel mondo dell’agrobusiness e della trasformazione alimentare deriva dalle novità tecnologiche in ambito satellitare e dalla ricerca aerospaziale applicata all’agricoltura, grazie anche alla sperimentazione di nuove colture in ambienti ostili, alle problematiche per l’accesso idrico e alle diverse e mutevoli condizioni climatiche. Esistono numerosi satelliti che acquisiscono immagini multispettrali dallo spazio e la frequenza di passaggio regolare dei satelliti determina una disponibilità del dato in più fasi della stagione colturale che diviene estremamente utile per gli agricoltori innovativi e per quelle startup che utilizzano i sensori per l’agricoltura di precisione. Gli indici di vegetazione sono uno strumento chiave della Smart Farming, che con l’utilizzo dei dati satellitari e la loro corretta interpretazione ottimizzano gli interventi in campo e rendono sostenibile, dal punto di vista economico, un’attività di scouting strutturata.

Gli indici possono analizzare, monitorare e descrivere la vigoria della pianta, fornendo una misura del suo stato di salute generale, oppure specifici aspetti come lo stress idrico o la quantità di clorofilla. Grazie all’innovazione e alla ricerca satellitare esistono svariati tipi di sensori che descrivono le condizioni della vegetazione, analizzando diverse bande dello spettro elettromagnetico. I nuovi satelliti della seconda generazione di Cosmo-SkyMed, il sistema duale tutto Made in Italy per l’osservazione della Terra, capace di carpire spostamenti del terreno e delle infrastrutture a livello di centimetri, risulta particolarmente efficace per le sue applicazioni in ambito agrifood. Massimo Comparini, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italiana e membro di Gi.&Me. Association, sostiene che tali applicazioni consentiranno di “perfezionare il monitoraggio delle città, implementare le opportunità dell’agricoltura di precisione, individuare di abusi edilizi e controllare al meglio i terreni e i territori boschivi contrastando anche l’emergere di incendi e di problematiche ambientali”, opportunità da non sottovalutare che i grandi attori economici e politici stanno monitorando con estrema attenzione. “L’economia spaziale spinge la digitalizzazione, creando l’infrastruttura necessaria all’innovazione digitale in molti ambiti e contribuendo a ridurre il “digital divide” attraverso l’Internet satellitare”, ha recentemente sottolineato Massimo Comparini.

Inoltre, le comunicazioni via satellite sono importanti per la Smart Agriculture e per tutti quei contesti che prevedono forme di automazione e di robotica applicate alla comunicazione macchina-macchina in aree in cui le reti terrestri convenzionali non sono adeguate o accessibili. L’innovazione e la ricerca scientifica possono giovare molto al mondo delle piccole aziende agricole e “gli agricoltori potranno massimizzare i raccolti e la qualità dei prodotti proteggendo allo stesso tempo l’ambiente naturale e tracciando i processi della filiera”, ribadisce l’ingegnere Franz Martinelli, presidente di Gi.&Me. Association. D’altronde, l’importanza della ricerca satellitare è confermata dall’azione di Gi.&Me Association, da tempo impegnata a far comprendere le opportunità che l’innovazione satellitareconsegna agli agricoltori, permettendo di analizzare, mappare, monitorare e conoscere meglio la terra e i fenomeni agricoli e dare vita a processi più sostenibili ed efficaci per la produzione e trasformazione alimentare.

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