Nuovo scandalo a Bari: per il M5S non ci sono più le condizioni per le primarie

Per il Movimento 5 Stelle non ci sono le condizioni per svolgere seriamente le primarie” – ha detto oggi il leader del M5S Giuseppe Conte a Bari. “A una prima inchiesta giudiziaria, si aggiunge oggi una seconda inchiesta in cui è coinvolto il voto di scambio, cose che noi stiamo denunciando da tempo” – dice il leader del Movimento dopo le dieci misure cautelari, di cui una custodia in carcere, sette ai domiciliari e due divieti di dimora nel Comune di Triggiano.

Le misure sono state eseguite dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bari e della Sezione di Polizia giudiziaria in un’inchiesta della Procura di Bari.

Riteniamo che le ragioni che ci hanno spinto ad appoggiare il candidato Laforgia permangano, anzi, si rafforzano” – asserisce Conte.

Ci confronteremo con le forze politiche e civiche della coalizione – conclude –  per cercare di affrontare la campagna elettorale per Bari nel segno di un nuovo inizio, di un rafforzamento dei presidi di legalità, di massima trasparenza“.

Andremo divisi? No, noi siamo per uno spirito unitario, siamo sempre stati leali” aggiunge. Tutte le forze conoscono il nostro Dna, i nostri obiettivi e le condizioni indispensabili per lavorare insieme. Ho anticipato alle altre forze politiche la nostra determinazione sulle primarie e spiegheremo le nostre regioni alla popolazione barese“.

”Il gruppo serve per progettare insieme, in costante dialogo con le comunità locali. Per troppo tempo le persone hanno visto il Movimento in televisione, in quei pochi passaggi che ci concedevano. Oggi il Movimento 5 stelle lo devono vedere nelle piazze, nelle vie, nelle città, nei palchetti. Dobbiamo farci sentire”.

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