Nüwa la capitale di Marte. Presentato il progetto per 250 mila futuri abitanti

Nüwa, conosciuta come la dea cinese della creazione, sarà la capitale del pianeta rosso. Pronti i primi progetti delle prime due città marziane. La prima per ospitare 200 mila persone e la seconda per 250 mila.

È stato presentato qualche giorno fa, il progetto della città dallo studio Abiboo; gli architetti hanno provato ad immaginare come sarà la prima città sul pianeta rosso. Il progetto di Adiboo prevede che la costruzione della capitale marziana potrebbe iniziare entro il 2054 e essere completata entro il 2100 cioè quando i primi esseri umani potrebbero iniziare a vivere lì. 

Gli architetti hanno provato a sfruttare al massimo il paesaggio naturale di Marte; posizionando la città sul pendio di una delle scogliere con un buon accesso all’acqua. Al posto di palazzi e grattacieli costruiti sulla superficie orizzontale del pianeta, la città sarà costruita in verticale. Gli edifici e le strutture sono inserite nella roccia, così da garantire protezione dalle radiazioni e dai meteoriti pur mantenendo accesso alla luce solare indiretta.

Sulla parete rocciosa sono presenti anche i cosiddetti “Green-Domes“, ovvero spazi che possono essere usati come parchi o per coltivare vegetazione sperimentale nell’atmosfera marziana. 

L’idea parte da grandi società

I progetti sono basati sulla ricerca scientifica della Mars Society, organizzazione no-profit americana dedicata all’esplorazione del Pianeta Rosso, e The Sustainable Offworld Network (SONet), una rete che include un team internazionale di scienziati guidati dall astrofisico spagnolo Guillem Anglada-Escudé ed esperti in  astrofisica, architettura, astrobiologia, ingegneria spaziale, astrogeologia, psicologia e chimica. 

I “macro edifici” modulari e tubolari saranno inseriti dentro le alture tramite tunnel, collegati tra loro da una rete tridimensionale di gallerie e progettati per includere spazi sia residenziali che di lavoro.  Ogni modulo misura 10 metri per 60 e comprende due piani con aree verdi, giardini urbani, spazi artistici; non mancano le aree di condensazione che aiutano a dissipare il calore e l’aria pulita. Gli spazi verdi comunitari includono animali e specchi d’acqua per promuovere il benessere fisico e mentale; un tipo dedicato alla vegetazione sperimentale e un altro tipo che funge esclusivamente da parco ricreativo.

Pronto anche il progetto della fattoria robotica per Nüwa

Nüwa sarà la prima città, ma l’idea della prima fattoria robotica è tutta italiana, o almeno per metà. Giuseppe Calabrese, architetto italo-australiano, ha vinto il concorso internazionale Mars City Design Competition con il progetto Sprout ovvero “germoglio” che consentirà di assicurare un approvvigionamento alimentare agli astronauti in missione tramite la realizzazione di “fattorie robotiche“. Il prototipo sarà realizzato nel deserto della California. 

L’idea è quella di un modello di città vivibile ed autonoma, dotata persino di aziende agricole, o meglio di fattorie robotiche, in cui coltivare frutta e verdura. 

Questo progetto è stato presentato a un concorso internazionale; la gara era volta a individuare modalità di approvvigionamento alimentare per sostenere nove astronauti che per due anni saranno su Marte. Quindi occorreva progettare una struttura che potesse avere del cibo già preparato.” Ha raccontato Giuseppe Calabrese in un’intervista, continuando: “Io ho creato questa struttura di protezione; fatta di mattoni realizzati con la terra marziana, all’interno della quale vengono inseriti i semi per creare la vegetazione

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