Dopo l’esplosione sul ponte di Kerch in Crimea, Vladimir Putin ha riunito il Consiglio di sicurezza di Mosca, in programma oggi 10 ottobre. Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov nel frattempo butta benzina sul fuoco e afferma che l’Europa risentirà delle conseguenze negative di aver rifiutato l’energia russa per i prossimi 10-20 anni.
L’esplosione in Crimea ha fomentato, come prevedibile, una ridda di scambio di accuse tra l’Ucraina e la Russia. Il Governo di Kiev ipotizza un coinvolgimento dello SBU, i servizi ucraini, come protagonista dell’attacco, ma evoca anche la pista interna russa: ‘In ogni caso è solo l’inizio”. Nessun dubbio da Mosca: “L’Ucraina è uno stato terrorista”.
Intanto, il generale russo Surovikin è stato nominato al comando della operazione militare speciale in Ucraina. È stato già Capo delle forze armate russe in Siria. Gli inglesi lo definiscono “corrotto e brutale”. Nuovi raid si sono segnalati anche nei dintorni di Zaporizhzhia, dove risulterebbero almeno 20 le persone e rimaste uccise.
