Oltre 200 bambini in Italia attendono un trapianto

Sono oltre 200 i bambini italiani in lista di attesa e affetti da patologie gravi per cui è necessario ricorrere ad un trapiato d’organo. Nel primo semestre 2020 l’indice di soddisfacimento complessivo delle liste d’attesa (ovvero il numero di pazienti trapiantati rispetto a quelli iscritti a inizio anno) è stato del 27,5%: più alto per i bambini che aspettano un fegato (42%), più basso per la lista del cuore (15%), più o meno in linea per gli altri organi (rene 22%, polmone 25%).

I due maggiori centri italiani di trapianto pediatrico si confermano l’Ospedale Bambino Gesù di Roma e il Papa Giovanni XXIII di Bergamo, che hanno realizzato da soli la metà degli interventi della prima parte di quest’anno (rispettivamente 16 e 14).

Il Bambino Gesù ha effettuato in assoluto il maggior numero di trapianti di cuore in Italia (5), mentre Bergamo è prima per numero di trapianti di fegato (11). Il Centro trapianti di rene più attivo a livello è invece quello del San Martino di Genova (8 interventi tra gennaio e giugno 2020).

“Quelli pediatrici sono meno del 5% di tutti i trapianti eseguiti ogni anno in Italia – spiega il Direttore del Centro Nazionale Trapianti Massimo Cardillo – ma rappresentano una parte fondamentale dell’attività della nostra Rete per la complessità e la delicatezza anche etica di questo tipo di situazioni, sia per i minori ammalati e le loro famiglie, sia per quei genitori che davanti alla tragedia della morte di un figlio scelgono di dire sì alla donazione degli organi”.

“Purtroppo – ricorda Cardillo – sono ancora troppi i bambini e i ragazzi che sono in attesa di essere curati, e per questo è sempre fondamentale ricordare l’importanza della donazione, a qualunque età: nel caso del fegato, ad esempio, anche un donatore adulto può salvare la vita di un bambino, perché è possibile utilizzare un segmento dell’organo per un trapianto pediatrico lasciando la parte principale ad un altro ricevente”.

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