Origine Coronavirus: l’Oms avvia altre indagini

L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha inviato una richiesta per condurre una nuova indagine sull’origine del Coronavirus alla Cina che però ha respinto la richiesta . Secondo Pechino è infatti necessario adottare un approccio ”scientifico’‘ e non ”politico” all’emergenza pandemica in corso.

Ieri proprio l’Oms ha chiesto di ”non politicizzare” la pandemia e ha invitato tutti i Paesi: “a collaborare rendendo noti tutti i dati in loro possesso sul virus”.

Il Viceministro degli Esteri cinese, Ma Zhaoxu, in una conferenza stampa online, ha dichiarato: “Sosteniamo la ricerca scientifica. Siamo contrari alla politicizzazione della ricerca delle origini del coronavirus e alla rinuncia del rapporto congiunto Cina-Oms”. Nel suddetto rapporto veniva descritto come “estremamente improbabile” che il Covid-19 fosse uscito da un laboratorio privilegiando l’ipotesi di un suo passaggio da animale a uomo.

Il Viceministro ha aggiunto: “Le conclusioni e le raccomandazioni del rapporto congiunto sono state riconosciute dalla comunità internazionale e dalla comunità scientifica. La ricerca futura dovrebbe e può essere perseguita solo sulla base di questo rapporto. Non si deve ricominciare tutto da capo”.

Secondo Peter Ben Embarek, Capo delle investigazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità: “Il paziente zero del Coronavirus potrebbe essere un impiegato del laboratorio di Wuhan che lavorava a stretto contatto con i pipistrelli”. E sottolinea che i ricercatori cinesi, durante le investigazioni, avevano fatto pressioni affinché venisse escluso dal rapporto ogni riferimento all’ ipotesi di una fuga da un laboratorio che causasse l’origine del virus.
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