“Credo che ci siano le condizioni a patto naturalmente di costruire anche le condizioni di un consenso tra le forze sociali . Parla di salario minimo il Ministro del Lavoro Andrea Orlando. Dichiara così intervistato da PresaDiretta. Lo potremo ascoltare nella puntata di domani, alle 21.20 su Rai tre intitolata ‘Il salario minimo’.
Sul consenso tra le forze sociali aggiunge: “è chiaro che non può essere una scelta che in qualche modo viene fatta scavalcando Confindustria e sindacato”. Poi Orlando prosegue e specifica: “questa scelta ci costringerà a scavalcare Confindustria e sindacato se nel frattempo non si rivedono i meccanismi della contrattazione”.
Attenzione ai ‘contratti’ pirata quasi sempre a ribasso
“La contrattazione nel nostro Paese – sottolinea Orlando – si è fortemente indebolita nel corso di questi anni perché non c’è un criterio che definisce la rappresentanza. Qualche settimana fa per esempio c’è stato un caso di venti imprese che hanno siglato con una fantomatica organizzazione sindacale un contratto che era al di sotto del contratto di quel comparto”. Si chiamano contratti pirata e “sono quasi sempre a ribasso” avverte il Ministro. “E questo è uno dei motivi che ha visto il nostro Paese arretrare nell’andamento salariale rispetto ad altri Paesi europei”.
“Usiamo il salario minimo – continua Orlando – per stimolare il meccanismo contrattuale, per fare in modo tale che anche negli ambiti dove il sindacato non riesce ad arrivare le persone siano garantite, come sta succedendo in Germania”. E alla domanda se con questa legislatura si possa arrivare a un salario minimo per legge, il Ministro sottolinea che “è complicato perché naturalmente questo è un Governo e una maggioranza che ha posizioni molto articolate“.
Dai ‘contratti pirata’ alle morti sul lavoro
Entra poi sul gravoso tema delle morti sul lavoro anche come conseguenza dell’incongruità dei contratti stipulati. “Quando si vanno a fare le verifiche sui cantieri edili – spiega il Ministro del Lavoro – si trovano anche contratti che non corrispondono al tipo di lavoro che stai svolgendo. Io ho proposto, spero che questa norma diventi presto legge, che per esempio il 110 per cento, l’erogazione sia subordinata al fatto che uno ha dei dipendenti con dei contratti che sono collocati in quella filiera, perché altrimenti noi troviamo persone che sono formate per lavorare nella logistica, nell’ambito dei servizi, apprendisti, e te li trovi sulle impalcature, e poi dici come mai succedono gli incidenti, purtroppo anche questo è un pezzo del problema”.