Da nord a sud, in Italia tira una brutta aria per i defunti italiani: i cimiteri sono stracolmi, non ci sono spazi per costruire nuove tombe e a farne le spese sono gli ultimi arrivati che rischiano di rimanere senza un posto assegnato per la sepoltura.
Questa realtà si trascina da tempo ed è ancora oggi attuale nella provincia di Palermo. Un esempio è rappresentato dal cimitero di Santa Maria dei rotoli dove, da diversi anni, molti defunti, che non possiedono una doverosa sepoltura, sono costretti a riposare in uno dei quattordici depositi precariamente allestiti o addirittura all’aperto, in attesa di trovare un posto.
Forte è l’indignazione di amici e parenti che, tra cattivi odori e sporcizia, a fatica riescono a far visita ai propri cari.
In onore della ricorrenza del 2 Novembre, la nuova Giunta del Sindaco La Galla, per confermare l’impegno sul riscatto del campo santo, si è impegnata nel dare quantomeno rigore ai poveri feretri sfregiati dalla polvere, dalle intemperie e dai piccioni. L’Amministrazione Comunale ha deciso di fare lucidare le bare con speciali prodotti che
fanno perlomeno sparire le tracce dello scempio subito. Occorre quindi, dicono alcuni imprenditori delle pompe funebri, cambiare cultura funeraria o comunque adeguarsi ai tempi sfruttando,
per esempio, il ricorso alla cremazione.
La città di Palermo, nonostante sia munita di un forno crematorio, è impossibilitata ad offrire questo servizio ai suoi cittadini in quanto quest’ultimo, sebbene istallato, non è funzionante già da diversi anni.