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Papa: “L’uomo di fede rifiuta la guerra e il riarmo”

Il Papa, durante la sua visita in Bahrein, lancia un appello ai leader religiosi affinché rifiutino la guerra. Bergoglio dice:“Chi è religioso, con forza dice ‘no’ alla bestemmia della guerra e all’uso della violenza. E traduce con coerenza, nella pratica, tali ‘no’. Perché non basta dire che una religione è pacifica, occorre condannare e isolare i violenti che ne abusano il nome. E nemmeno è sufficiente prendere le distanze dall’intolleranza e dall’estremismo, bisogna agire in senso contrario, dalla condanna del terrorismo all’opposizione, alla corsa al riarmo, agli affari della guerra, al mercato della morte”.

Il Papa ricorda che: “la Dichiarazione del Regno del Bahrein insegna che quando si predicano odio, violenza e discordia si dissacra il nome di Dio. Chi è religioso rigetta questo, senza alcuna giustificazione”.

Bergoglio osserva: “Se diversi potenti trattano tra di loro per interessi, denaro e strategie di potere, dimostriamo che un’altra via d’incontro è possibile. Possibile e necessaria, perché la forza, le armi e il denaro non coloreranno mai di pace il futuro. Incontriamoci dunque per il bene dell’uomo e in nome di Colui che ama l’uomo, il cui nome è pace. Promuoviamo iniziative concrete perché il cammino delle grandi religioni sia sempre più fattivo e costante, sia coscienza di pace per il mondo!”. Poi il Papa aggiunge: “Si ponga fine alla guerra in Ucraina, seri negoziati di pace. Se noi, che crediamo nel Dio della misericordia, non prestiamo ascolto ai miseri e non diamo voce a chi non ha voce, chi lo farà? Stiamo dalla loro parte, adoperiamoci per soccorrere l’uomo ferito e provato! Così facendo, attireremo sul mondo la benedizione dell’Altissimo. Egli illumini i nostri passi e congiunga i nostri cuori, le nostre menti e le nostre forze, perché all’adorazione di Dio corrisponda l’amore concreto e fraterno al prossimo: per essere insieme profeti di convivenza, artefici di unità, costruttori di pace”.

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