Partita la sperimentazione del vaccino italiano Takis

É partita la sperimentazione del vaccino tutto italiano anti Covid-19. Ideato dalla Takis di Castel Romano e sviluppato in collaborazione con la Rottapharm Biotech di Monza.

Il primo volontario sano degli 80 previsti per la fase 1 ha avuto il vaccino oggi , nell’ospedale San Gerardo di Monza, in collaborazione con l’Università di Milano-Bicocca.

É un ragazzo di 21 anni a cui è stata somministrata una dose da 0,5 mg di ‘e-Vax’. 

Sono coinvolti nella sperimentazione clinica:l’Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale di Napoli, l’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma e l’Ospedale San Gerardo di Monza.

Secondo il sito del Governo sono 1.400.262 le persone vaccinate in Italia, compreso il richiamo con la seconda dose.

Come funziona la sperimentazione

Dopo la prima vaccinazione si aspetteranno due giorni per vedere se ci sono effetti collaterali, poi saranno vaccinati altri due volontari e dopo alti due giorni, altri tre.

Parte quindi la prima fase di sperimentazione sull’uomo di questo vaccino che usa una piattaforma a dna e  viene inoculato con un elettroporatore. Uno strumento che dà una scossa è permette al frammento di dna di entrare nelle cellule.

Marina Cazzaniga, Direttore del centro di ricerca, ha spiegato: “Lo scorso dicembre abbiamo condotto uno studio con l’elettroporatore. Volevamo testare i sintomi della procedura, per poter fornire poi ai soggetti che saranno arruolati nella sperimentazione i maggiori dettagli possibili. Io stessa mi sono sottoposta alla procedura, per essere in grado di spiegare al meglio cosa si prova”.

Paolo Bonfanti, Direttore della Clinica di Malattie infettive del San Gerardo, ha sottolineato: “Questo tipo di vaccino potrebbe essere molto importante in futuro. Perché c’è la possibilità di modificarlo adattandolo alla emergenza di varianti del virus non sensibili ai vaccini attuali, senza contare che è stabile a temperatura ambiente e può essere somministrato molte volte, nel caso in cui le vaccinazioni anti-Covid debbano essere ripetute ogni anno”.

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