Elly Schlein ha lanciato la sua campagna elettorale da Piazza del Popolo, affermando che da lì parte l’alternativa che vogliono costruire. Ha sottolineato la presenza di circa 50.000 persone, esprimendo sorpresa per la partecipazione così massiccia. Durante il discorso, ha criticato la riforma presidenzialista definendola “un’arma di distrazione di massa” e ha accusato Giorgia Meloni di voler comandare anziché governare.
La Presidente del Consiglio ha risposto sostenendo che vogliono semplicemente dare più potere ai cittadini per rafforzare l’Italia. La manifestazione ha visto la presenza di bandiere del PD, della Pace e di giovani democratici, ma alcune richieste di inserire simboli legati alla guerra in Medio Oriente sono state respinte.
Su Twitter (X), la Premier italiana risponde alla segretaria dem: “Cara Elly, noi vogliamo semplicemente che siano i cittadini ad avere più potere, dando così maggior forza e stabilità all’Italia. Cioè quello che dovrebbe sostenere ogni sincero “democratico”.
Giuseppe Conte del M5S è apparso in piazza, confermando il dialogo con il PD, ma senza espliciti passi avanti sulle alleanze. Alcuni leader di altri partiti progressisti erano presenti, mentre Azione e Italia viva erano assenti. Schlein ha ribadito la volontà di unire le forze dell’opposizione, ottenendo il riconoscimento da Stefano Bonaccini per la capacità di unire le opposizioni sulla questione del salario minimo. La segretaria PD ha delineato il programma della coalizione progressista, focalizzandosi su temi come la difesa della sanità e della scuola pubblica, il diritto alla casa, l’ambiente, lo ius soli, la difesa della legge 194 e il salario minimo. Ha anche criticato la manovra e l’accordo con l’Albania, definendoli contrari alla Costituzione.
Schlein ha espresso preoccupazione per la situazione in Medio Oriente, chiedendo un cessate il fuoco umanitario e condannando la brutalità su civili palestinesi. Ha poi dedicato un tributo a Liliana Segre e ha richiamato l’attenzione sull’Ucraina, sostenendo un attivismo diplomatico dell’UE e ribadendo il sostegno a Kiev. La giornata si è conclusa con il canto di “Bella ciao”.
