Alcuni esponenti dem hanno chiesto tempi più brevi nei giorni scorsi. Da Matteo Orfini a Alessandra Moretti. E pure Stefano Bonaccini: “Io proverei ad anticipare e accelerare un po’, per evitare di dare l’idea che perdiamo mesi a discutere di noi, mentre c’è qualcun altro che si occupa di risolvere i problemi dei cittadini”. Alessia Morani lo ribadisce anche oggi: “Non mi pare che da parte del gruppo dirigente che ha prodotto una sconfitta catastrofica, ci sia la consapevolezza di quanta fibrillazione c’è nella base del PD. È la conferma della loro distanza dalle persone”.
Una tesi che non convince tutti. “Se qualcuno crede che il proprio nome basti a risolvere i problemi del PD lo dica, ma allora non facciano finta di fare una discussione vera, che ha bisogno di tempi giusti e di richiamare persone che sono fuori”, dice Peppe Provenzano, ala sinistra dem. Area che al momento non ha ancora in campo un candidato di riferimento a differenza di Base Riformista che punta su Bonaccini. Avverte Francesco Boccia: “Scegliere un Segretario in provetta non fa bene al PD e alla politica”.
Letta: procedano insieme congresso e opposizione al Governo Meloni
Intanto Letta organizza i prossimi passaggi. Alla riunione della Segreteria ha sottolineato l’importanza di far procedere insieme congresso e opposizione al Governo Meloni. “I due percorsi devono procedere contestualmente e anche il dibattito congressuale dovrà legarsi all’agenda nel Paese e in Parlamento”, l’indicazione. In Segreteria si è discusso di come organizzare il lavoro in Parlamento e del rapporto con le altre opposizioni. E su quest’ultimo punto, si registra un cambio di tono nei confronti di M5S e Terzo Polo in particolare.
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