Abruzzo, incendio nella pineta dannunziana. 30 intossicati e bagnanti in fuga

La zona sud di Pescara è devastata da un incendio le cui fiamme si stanno avvicinando alle abitazioni. Le scintille, a causa, del vento, hanno incendiato le palme degli stabilimenti balneari.

Attualmente decine di uomini delle Forze dell’Ordine si trovano sul posto. Il Sindaco di Pescara, Carlo Masci, ha riferito: “Abbiamo dovuto evacuare diverse abitazioni e anche stabilimenti balneari a causa del fumo e dei lapilli. Stiamo lavorando con tutti gli uomini disponibili. Il principale avversario è il vento caldo. Con l’elicottero dei vigili del fuoco si sta cercando di limitare i danni”.

In ospedale si trovano attualmente 30 persone per intossicazione dal fumo inalato. Le loro condizioni non sono gravi e da quanto si apprende, sono 15 le ambulanze in servizio.

“In Abruzzo è emergenza incendi: ci sono fronti aperti in ogni provincia e la macchina regionale e della protezione civile è mobilitata, il Presidente Marsilio è a Pescara, dove ci sono le preoccupazioni maggiori, e dove sta partecipando ad una riunione in prefettura con i sindaci dei territori coinvolti”. Così il Capo segreteria della Presidenza della Giunta abruzzese, Massimo Verrecchia, sulla emergenza incendi scattata nella giornata di oggi. Verrecchia, in prima linea con tanti suoi colleghi e con il presidente Marsilio, fa sapere che la Regione, direttamente e attraverso le prefetture, ha chiesto mezzi e risorse a Roma.

Secondo quanto si è appreso, attualmente sono impegnati nello spegnimento degli incendi a Pescara un canadair e due elicotteri, che non sono ritenuti sufficienti. I fronti aperti più gravi a Pescara, nella pineta dannunziana, e nel Pescarese, a Farindola, Città Sant’Angelo, Bolognano, poi a Ortona, nel Teramano, ad Atri e nei pressi di Mosciano, e in provincia di Chieti a Casalbordino.

 

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