Polizia di Stato: conferenza sul Protocollo Zeus contro i femminicidi

Domani 16 giugno dalle ore 9:00, la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato ospiterà presso la Sala Palatucci del Polo Tuscolano la conferenza finale del Progetto Europeo ENABLE, avviato nel mese di gennaio 2021 allo scopo di diffondere su tutto il territorio nazionale il Protocollo ZEUS, strumento che si è dimostrato efficace nella prevenzione della violenza contro le donne e dei femminicidi.

All’evento parteciperanno il Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato Prefetto Francesco Messina, il Direttore del Servizio Centrale Anticrimine dott. Giuseppe Linares, il Questore di Savona dott.ssa Alessandra Simone, il Prof. Paolo Giulini Presidente del CIPM ed altri relatori.

Partito nel 2018 a Milano, il protocollo ZEUS ha previsto per i destinatari dell’Ammonimento del Questore un percorso (gratuito) di recupero trattamentale con psicologi specializzati nel recupero degli autori di comportamenti violenti, che possono concordare, già in Questura all’atto della notifica del provvedimento, un appuntamento – da lì a pochi giorni – per la loro “presa in carico”.

Questa rapidità di intervento, che già caratterizza il procedimento amministrativo volto all’emissione dell’ammonimento del Questore, ha consentito di ottenereimportanti risultati nell’abbattimento della recidiva nei comportamenti violenti, con percentuali superiori al 90% dei casi trattati. Questo anche grazie all’elevata specializzazione degli operatori coinvolti e al cosiddetto follow up, che consiste nel monitoraggio periodico e nel contatto con le vittime e il soggetto ammonito.

Nessuno tra coloro che hanno aderito al protocollo si è reso responsabile di femminicidio.

Alla luce di questi risultati, a partire dal 2019, la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato ha promosso la diffusione di questo modello operativo su tutto il territorio nazionale.

Grazie al progetto ENABLE, finanziato dalla Commissione Europea, il know how maturato è stato messo a disposizione di altre Questure partecipanti (Bari, Cagliari, Genova, Milano, Piacenza, Prato, Reggio Emilia, Roma, Savona, Verona e Vicenza), ove sono state tenute mirate iniziative di formazione, divulgazione e sensibilizzazione, allo scopo di assicurare una risposta precoce, integrata e su più livelli, al fenomeno della violenza contro le donne. Sono invece 83 le Questure che – ad oggi – hanno sottoscritto il Protocollo Zeus o accordi analoghi oppure hanno avviato l’iter per la sottoscrizione.

Contestualmente è stato dato massimo impulso allo strumento dell’Ammonimento del Questore, misura di prevenzione che nel corso degli anni è stata potenziata più volte dal Legislatore e che anche recentemente ha formato oggetto dal nuovo DDL contro la violenza sulle donne, approvato dal Consiglio dei Ministri il 7 giugno scorso.

Già nel 2021 si è registrato un incremento del 21% degli ammonimenti emessi rispetto all’anno precedente. Il trend positivo è ulteriormente migliorato nel 2022, con un +30% di ammonimenti (+47% per violenza domestica), mentre nel primo trimestre del 2023 si registra un ulteriore +41% degli ammonimenti (+ 60% per violenza domestica) rispetto all’analogo periodo del 2022.

Nel corso dell’evento di chiusura del Progetto ENABLE, in cui interverranno rappresentanti della Polizia di Stato, del CIPM e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, verranno presentati i risultati del progetto e saranno inoltre diffusi dati dettagliati sull’ammonimento del Questore, che si è rivelato particolarmente efficace nel prevenire l’escalation della violenza fino al femminicidio

I quattro pilastri di ENABLE

–          Empatia: la notifica dell’ammonimento è un momento dove si cerca di capire insieme cosa “non funziona”, entrando nel merito della situazione, spiegando all’interessato le conseguenze del proprio agire violento, offrendogli una “via” per riprendere il controllo.

–          Responsabilizzazione: non si sminuiscono ne banalizzino gli episodi violenti, ma si cerca sin da subito di mettere in evidenza la pericolosità e la dannosità di ogni azione aggressiva o invasiva. La violenza e l’aggressione non sono mai “comprensibili” e non sono mai provocati dalla vittima e questo messaggio viene veicolato in modo molto chiaro.

–          Partecipazione: far comprendere come funziona il sistema della prevenzione, affinché l’ammonito non lo subisca, ma ne divenga parte, iniziando un percorso di recupero che interrompa il ciclo della violenza prima che questo lo conduca a conseguenze estreme.

–          Aiuto come offerta: gli strumenti del Protocollo Zeus sono un aiuto prezioso, totalmente gratuito; l’obiettivo è aiutare gli interessati a capire la causa dei propri errori e cercare di correggerli prima che l’aggressività degeneri in violenze sempre più pericolose.

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