In occasione della Giornata della Memoria del 27 gennaio la Polizia di Stato è impegnata nel commemorare la Shoah, come testimonianza del forte legame che da anni la lega alla comunità ebraica.
Per dare più incisività alla comunicazione social per tutta la settimana le copertine delle pagine Facebook, instagram e twitter della Polizia di Stato sono dedicate al ricordo delle vittime dell’olocausto con una foto suggestiva che immortala il simbolo più alto del sacrificio di cui furono vittime gli ebrei ossia le pietre d’inciampo. Ciò per rinforzare il valore del ricordo quale monito affinchè non si ripetano i crimini compiuti dal nazifascismo.
Ogni giorno saranno presenti anche dei post su quanto accadde e in ricordo dei poliziotti che sacrificarono la loro vita per salvare quelle di migliaia di ebrei, uno tra tutti Giovanni Palatucci. Dichiarato Giusto tra le nazioni, insignito nel 1995 della medaglia d’oro al merito civile, l’allora questore reggente di Fiume ha salvato la vita di migliaia di ebrei sottraendoli alla deportazione. Morto a soli 36 anni ha in atto il processo canonico di beatificazione.
Per riflettere sulle origini delle teorie naziste un post ha riportato l’attenzione sulla più grande Fake news della storia, cioè la leggenda della cospirazione ebraica mondiale, usata da Hitler come base ideologica del nazismo e come motivazione per lo sterminio degli ebrei.
L’impegno della Polizia di Stato è riconosciuto anche oltre i confini nazionali: lo scorso mese di novembre, infatti, l’Associazione europea delle Comunità ebraiche ha conferito al Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Lamberto Giannini il prestigioso premio “King David Award”, per la sua intensa opera di protezione delle comunità ebraiche.
Nella settimana corrente sul territorio numerose sono state le iniziative dedicate al tema. Nella città di Novara lo scorso 23 gennaio si è svolta la “Run for Mem, la Corsa della Memoria verso il futuro”, organizzato dall’Unione delle comunità ebraiche italiane, UCEI, in un percorso nei luoghi della memoria che ha visto la partecipazione di atleti del Gruppo Sportivo Fiamme Oro.
Il 25 gennaio, a Trieste presso la Questura sono state apposte delle pietre d’inciampo per ricordare i poliziotti che, in opposizione alle leggi naziste, salvarono la vita di numerosi ebrei destinati alla deportazione.
Le pietre d’inciampo sono state dedicate alla memoria del Commissario Giovanni Palatucci e del Commissario Feliciano Ricciardelli deportati nel 1944 nel campo di concentramento di Dachau. Oggi, presso la Questura di Aosta sarà apposta una pietra d’inciampo alla memoria del commissario Camillo Renzi anch’egli deceduto nel lager di Dachau.