Il Premier Draghi ha incontrato l’omologo giapponese Kishida

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha incontrato a Palazzo Chigi il Primo Ministro del Giappone, Fumio Kishida. Al termine hanno rilasciato le dichiarazioni alla stampa nel Salone dei Galeoni.

Il Premier ha aperto dicendosi “felice” di ricevere il Primo Ministro Kishida e ricordando il legame storico fra Italia e Giappone. Più di 156 anni infatti dalla firma del Trattato per una “pace perpetua e un’amicizia costante”, attraverso collaborazioni in ogni campo, come il G7 e il G20. “Penso anche alla passione per il cinema che accomuna i nostri due Paesi, che ha visto registi di più generazioni influenzarsi a vicenda. Sono certo che l’incontro di oggi fornirà ulteriore impulso alle nostre già eccellenti relazioni bilaterali”.

Immancabilmente nel colloquio, l’invasione russa dell‘Ucraina. “Abbiamo riaffermato la condanna all’invasione russa dell’Ucraina. Giappone e Italia sono impegnati perché si arrivi il prima possibile a tregue, anche localizzate, per permettere le evacuazioni di civili e favorire i negoziati di pace. Continuiamo ad aiutare l’Ucraina e a esercitare pressione sulla Russia, perché cessi immediatamente le ostilità”. Da lì un passaggio sul gas in cui il Premier ha ringraziato il Giappone per “aver accettato con straordinaria prontezza che carichi di gas naturale liquefatto già previsti per altri Paesi terzi fossero reindirizzati verso l’Europa”.

Nello scenario planetario, poi, la Corea del Nord e la preoccupazione per i test missilistici. “Dobbiamo continuare a mostrarci uniti e risoluti a difesa dell’ordine internazionale basato sulle regole – anche in riferimento ai Mari Cinesi e nello Stretto”, ha detto Draghi.

Quindi export visto che il Giappone è il secondo mercato asiatico per le nostre esportazioni. Nel 2021 l’interscambio tra i Paesi è stato di 12 miliardi di euro e la strada verso partenariati industriali sempre più forti soprattutto in settori come energia rinnovabile, biotecnologie, farmaceutica, robotica e aeronautica. Un’ottica di scambio che si inserisce anche negli scambi fra cittadini. “Penso, al grande numero di università ed enti di ricerca italiani con controparti giapponesi nel settore della scienza e della tecnologia” ha detto il Premier. Poi ha concluso”Dobbiamo rilanciare la mobilità, che è stata limitata a causa del Covid-19.  L’Italia ha riaperto i confini ai viaggiatori dal Giappone, anche per turismo. Auspichiamo una rapida ripresa del rilascio dei visti per lavoro e studio e il ripristino dell’esenzione di visto per turismo per i cittadini europei. Insomma, vogliamo tornare a trovarvi”.

 

 

 

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