Durante la riunione del G20, non appena il Ministro delle finanze di Mosca, Anton Siluanov, ha iniziato a parlare, il Segretario al Tesoro americano Janet Yellen e il suo omologo ucraino Serhiy hanno abbandonato la sala, seguiti da diversi Ministri e governatori fra i quali la Presidente della BCE Christine Lagarde e dal Commissario UE, Paolo Gentiloni.
“La guerra è incompatibile con la cooperazione“, ha seccamente replicato il Ministro delle finanze francese Bruno Le Maire aprendo a Washington i lavori, i primi da quando è iniziata l’invasione. Le Maire è stato uno dei delegati ad abbandonare i lavori insieme al presidente della Fed Jerome Powell, ai rappresentanti della Gran Bretagna e alla Vicepremier canadese Chrystia Freeland. Ben più cauti i toni di Kristalina Georgieva, che ha stimato in 5 miliardi di dollari al mese le necessità dell’economia dell’Ucraina.
“La protesta – ha precisato il Ministro delle finanze Sri Muyani Indrawati – non è stata un sorpresa: molti membri hanno condannato la guerra e si sono detti d’accordo sul fatto che l’invasione complica la ripresa economica globale. Tutti i membri lo ritengono il primo forum di cooperazione ed fiducia nel fatto che la guerra non eroda il ruolo e la cooperazione del G20” – ha commentato il Ministro.
“La guerra è incompatibile con la cooperazione“, ha seccamente replicato il Ministro delle finanze francese Bruno Le Maire aprendo a Washington i lavori, i primi da quando è iniziata l’invasione. Le Maire è stato uno dei delegati ad abbandonare i lavori insieme al presidente della Fed Jerome Powell, ai rappresentanti della Gran Bretagna e alla Vicepremier canadese Chrystia Freeland. Ben più cauti i toni di Kristalina Georgieva, che ha stimato in 5 miliardi di dollari al mese le necessità dell’economia dell’Ucraina.
Ben più cauti i toni di Kristalina Georgieva, che ha stimato in 5 miliardi di dollari al mese le necessità dell’economia dell’Ucraina. Incalzata sull’efficacia e l’utilità del G20, la Direttrice del Fondo Monetario Internazionale ha detto: “la cooperazione deve continuare e continuerà” anche perché il mondo è talmente interdipendente e le sfide sono talmente ampie che nessun paese può affrontarle o trovare soluzioni da solo.
Nelle sue vesti da numero uno di un’istituzione che conta 190 paesi, Georgieva ha ammette ammesso che quando ci sono tensioni, la collaborazione è “più difficile ma non impossibile“. Quindi ha messo in guardia sui rischi di una frammentazione geopolitica che rischierebbe di bruciare tutti i progressi degli ultimi 75 anni.
Certamente l’aggressione dell’Ucraina da parte di Putin, ha suscitato, come era prevedibile, rabbia e indignazione di fronte alle tragiche e pietose immagini di Bucha e Mariupol e ha generato nei vari leader del G20 la volontà di far pagare un prezzo elevato a Mosca nonostante il costo per l’economia globale.