“Il futuro ci sfida a comprendere che gli hacker sono in grado di infiltrarsi nei sistemi di indagini interforze e accedere alle cartelle cliniche della telemedicina, con il potenziale di causare danni enormi. Attualmente, la criminalità non necessita più di compiere atti violenti; preferisce minare la credibilità di una persona, diffondendo, ad esempio, notizie false ben orchestrate. Inoltre, la pubblica opinione non cerca più la verità, limitandosi spesso a credere a voci non verificate.”
Queste sono le parole di Walter Rauti, research fellow del Pnrr Lab Sda Bocconi, pronunciate durante il convegno su ‘Le mafie nell’era digitale’ organizzato a Palermo dalla Fondazione Magna Grecia.