I Carabinieri del Comando Provinciale di Grosseto sono stati impegnati notte e giorno, per fare a fronte ad una situazione estremamente complessa. Migliaia di partecipanti, provenienti da molte province italiane e dall’estero, hanno iniziato ad accamparsi, per poi dare vita al rave party non autorizzato.
L’Arma ha controllato il territorio, in cui si è svolto il rave, senza sosta, per assicurare una presenza costante lungo le strade principali come nei piccoli centri abitati e al fine di garantire, pur considerata l’ekevati numero di partecipanti, una quotidianità quanto più serena ed ordinata possibile.
I posti di controllo predisposti lungo le direttrici che conducono all’area dove si è svolto il rave, hanno scongiurato ulteriori arrivi di centinaia di giovani, che così si sono visti costretti a cambiare i loro piani, mentre quelli in uscita sono stati tutti identificati.
L’attività di questi giorni ha coinvolto tutte le articolazioni dei Carabinieri del Comando Provinciale, anche quelle non direttamente interessate e ha visto partecipare le altre Forze di Polizia e vari comandi di Polizia Locale; circostanza, questa, che ha richiesto anche un non indifferente lavoro di coordinamento.
Sono stati circa controllati 200 automezzi e 400 sono state le persone identificate. Tra questi, circa 10 sono stati segnalati alla Prefettura quali assuntori, perché trovati in possesso di modiche quantità di stupefacenti.
Nel corso delle operazioni, infatti, sono stati sequestrati 60 gr. tra hashish e cocaina. Risale inoltre a due giorni fa l’arresto di due giovani, residenti a Milano, per oltraggio, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. I due, un uomo e una donna, erano di rientro dal rave e si erano fermati da alcuni parenti che abitano in zona Amiata. L’intervento dei militari è scaturito dal fatto che la ragazza era in stato di agitazione, dovuto probabilmente ad alcol o droghe. Nonostante i tentativi dei militari di calmare gli animi, i due hanno inveito contro di loro, aggredendoli anche fisicamente. Due carabinieri intervenuti hanno infatti riportato lesioni per 10 e 15 giorni. Gli arresti sono stati convalidati e i due posti ai domiciliari presso la loro residenza lombarda.
L’evento è ormai chiuso, e numerosi gruppi di participanti, suddivisi in piccole carovane di auto e camper, si sono disseminati nella provincia. Alcuni gruppi hanno tentato, non riuscendovi grazie all’azione dissuasiva delle pattuglie, di accamparsi in varie zone.