Regno Unito: il paese è rimasto senza benzina. È crisi

A causa della persistente mancanza di camionisti sono iniziate a calare le scorte di carburante nel Regno Unito e il colosso BP ha chiuso o ridotto l’erogazione di benzina e diesel in circa 100 stazioni di servizio.

Mancano circa 100 mila conducenti per gli automezzi e il Governo britannico è pronto a schierare l’esercito per guidare i camion e non rallentare ulteriormente l’arrivo delle autocisterne. L’associazione dei benzinai UK ha consigliato a chi utilizza l’auto per viaggiare di mantenere sempre un quarto del serbatoio pieno, per non trovarsi a fare i conti con i distributori chiusi.

La Brexit ha di fatto evidenziato un problema di manodopera in diversi settori, nonostante la volontà del Governo di spingere sull’impiego di risorse locali: dai pub ai camion, senza i lavoratori europei nel Regno Unito, la situazione sta mettendo a dura prova l’economia.

Con gli scaffali vuoti dei supermercati e i benzinai quasi a secco, il Governo di Boris Johnson è invitato ad adottare misure straordinarie, come ad esempio l’adozione di una procedura più rapida per i visti di lavoro temporanei da impiegare nei settori in crisi.

Come si legge da Reuters, tre dei maggiori operatori petroliferi britannici hanno avvertito la carenza di carburante. Ma non è la mancanza di petrolio a preoccupare, ma la possibilità di far arrivare il carburante a destinazione, ovvero nelle pompe di benzina.

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