Il report settimanale dell’Iss segnala che l’incidenza è in netto aumento in Italia con 241 contagi ogni 100mila abitanti. Scende lievemente l’indice Rt nazionale, nel periodo 24 novembre/7 dicembre l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,13. La scorsa settimana era 1,18, al di sopra comunque della soglia epidemica. Il report dell’Istituto superiore di sanità evidenzia che è stabile, ma ancora sopra la soglia epidemica, l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero.
Si legge sul report: “Una Regione è classificata a rischio alto, 18 Regioni risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, 3 sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto. Mentre per una Regione non è stato possibile valutare la progressione. Due Regioni sono classificate a rischio basso. Sono 13 le Regioni che riportano un’allerta di resilienza, 1 Regione riporta molteplici allerte di resilienza”.
L’Iss rileva che: “Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 9,6% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 16 dicembre) contro l’8,5% (rilevazione al 9 dicembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 12,1% (rilevazione giornaliera al 16 dicembre) contro il 10,6% (rilevazione al 9 dicembre)”.
Inoltre il report evidenzia: “In forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (42.675 contro 37.278 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione (31% contro 34% la scorsa settimana). È in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (43% contro 40%), mentre è stabile la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (26% contro 26%)”.