Rock Camp: il campeggio del rock diventa un documentario

Incontrare i tuoi idoli del rock come Alice Cooper, Roger Daltrey, Joe Perry e Steve Tyler, Nancy Wilson, Slash e molti altri, e imparare i segreti della musica mentre suoni con loro. Magari in un Rock Camp.

Un sogno diventato realtà per gli amanti della musica grazie al Rock n ‘roll fantasy camp, dei weekend immersivi creati nel 1997 da David Fishof, famoso agente sportivo e promotore di eventi.

Un’esperienza che viene raccontata attraverso gli aneddoti delle rockstar e le testimonianze dei vari membri del documentario Rock Camp – The Movie di Doug Blush, arrivato questo fine settimana nelle sale virtuali di oltre 100 sale americane e con il debutto sulle piattaforme streaming.

Le testimonianze del Rock Camp

Ho 68 anni e me ne sento 28 – dice in apertura Alice Cooper – a volte vedo 55enni grassi e senza capelli e mi sembra impossibile siano ridotti così. È colpa del loro stile di vita, del lavoro che fanno e non amano. Se avessero avuto la passione per la musica e una band con cui suonare nel wekeend sarebbero stati probabilmente molto meglio“.

Il campo del Rock’n’roll fantasy, in più di 20 anni e quasi 70 date, ha ricevuto 5000 abbonati ed è diventato un icona pop. Ne hanno parlato Will Ferrell ed Ellen Degeneres nei loro monologhi e in un episodio di The Simpsons è stato menzionato.

Tra i partecipanti al camp di Las Vegas, nel 2019, ci sono Tammy, gestore di fondi immobiliari e batterista hobby. Blake talentoso chitarrista, che negli anni, grazie ai camp, ha superato molti problemi di comunicazione. Infine Scott, esperto di reti web e sistemi ottici, appassionato di batteria.

Molti miei amici e membri della mia famiglia a Los Angeles sono finiti male per colpa della droga e delle gang” dichiara Scott. “Grazie all’amore per la batteria sono lasciato alle spalle molta della rabbia che avevo dentro. Senza la musica non sarei qui oggi“.

Joe Walsh, invece afferma che “temevo che il Rock camp fosse solo una cosa per fans. Ma poi andandoci ho imparato molto, perché ti ritrovi a suonare con ottimi musicisti“.

Il Rock campva avanti da così tanti anni perché al centro c’è veramente la musica”, sottolinea Fishof.

Conclude affermando che “vedere come anche questi grandi musicisti siano toccati dalle persone che incontrano è una cosa bellissima“.

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