Dopo sette settimane l’indice RT di trasmissione torna sopra 1. Da quanto riporta la Cabina di regia: “in pochi giorni l’indice medio aumenterà dagli attuali 200 a 250 per 100.000”.
Proprio la soglia limite fissata nel Dpcm che entrerà in vigore domani, sabato 6 marzo, per far scattare la chiusura delle scuole nell’area di rischio arancione. A breve, dunque, potrebbero essere disposte altre restrizioni sulla scuola.
L’aumento dell’Rt rilevato nel monitoraggio settimanale di Istituto di Sanità e Ministero della Salute, che sarà presentato nel pomeriggio, indica un rapido aggravarsi della diffusione del virus. Tra marzo e dicembre 2020 si sono registrati 108.178 decessi in più rispetto alla media dello stesso periodo degli anni 2015-2019 . Dall’inizio dell’epidemia e fino al 31 dicembre 2020, da quanto si apprende dai dati del rapporto di Iss e Istat sull’analisi della mortalità, l’incidenza dei decessi Covid sulla mortalità per il complesso delle cause per ripartizione tra aree geografiche è stata del 14,5% al Nord, del 6,8% al Centro e del 5,2% al Sud.
Intanto le regioni cambiano colore. Da lunedì 8 marzo il Veneto entrerà in fascia arancione. Alta probabilità di passare nella stessa fascia per la Calabria e il Friuli Venezia Giulia, insieme alla Puglia. La regione Lazio, invece, resta in fascia gialla. L’Abruzzo e Campania rischiano di retrocedere e diventare zona rossa. L’Emilia – Romagna, le Marche, la Toscana e le Province Autonome di Bolzano e Trento sono in bilico. Mentre la Sicilia resta in area gialla e, infine, la Sardegna rimane l’unica regione in zona bianca.