Salute: nascono ‘Pronto soccorso’ privati sempre aperti

In alcune grandi città italiane, come Bergamo, Brescia, Milano e Roma, stanno emergendo dei progetti e iniziative che offrono assistenza e cura ai cittadini 24 ore su 24, simili a veri e propri “pronto soccorso” sempre aperti. Tuttavia, a differenza del Servizio Sanitario Nazionale, questi servizi non sono gratuiti, e il paziente deve pagare per le prestazioni ricevute. In Lombardia, in particolare, tali strutture sono spesso denominate “ambulatori-pronto soccorso” e sono attive da tempo. Anche a Roma ci sono strutture sanitarie private che offrono assistenza notturna e diurna in caso di necessità. Tuttavia, è importante notare che queste strutture si concentrano su casi di “codici bianchi” e “codici verdi,” che in termini medici non rappresentano situazioni di emergenza.

Secondo il presidente della Società Italiana di Medicina d’Emergenza Urgenza, Fabio De Iaco, queste strutture dovrebbero essere considerate ambulatori in cui vengono offerte prestazioni mediche di routine. Ad esempio, se qualcuno ha un piccolo taglio al dito causato da una scatoletta di tonno, potrebbe recarsi in questi luoghi per un trattamento più veloce e con meno caos rispetto a un pronto soccorso pubblico. Tuttavia, è importante notare che i costi di accesso a questi “ambulatori-pronto soccorso” non includono esami radiologici o prelievi, che devono essere pagati a parte. Pertanto, il costo totale può risultare elevato.

De Iaco sottolinea che non tutti possono permettersi questi costi, soprattutto per situazioni mediche complesse come un’appendicite. In questi casi, i pazienti possono finire per ricorrere all’ospedale pubblico, anche se hanno pagato per evitare la fila del pronto soccorso privato. Alcuni avevano suggerito l’idea di rimborsare ai pazienti il costo delle cure se fossero stati trattati in strutture private, ma questa proposta è stata oggetto di dibattito.

 

 

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