Saman Abbas, il fratello conferma: uccisa perché opposta alle nozze

Un mese fa nella Bassa Reggiana scompare la 18enne pakistana Saman Abbas. Di questo interminabile mese non rimane neanche un barlume di speranza: le possibilità che possa essere ancora viva sono pressoché nulle. Secondo gli investigatori che hanno seguito il caso, la giovane sarebbe morta poiché opposta alle nozze forzate con un suo cugino pakistano. A “confermarlo” è il fratello della giovane.

Il 16enne ha infatti confermato che la sorella è stata uccisa dallo zio perché contraria a questa unione. Attualmente il fratello si trova in una comunità protetta del Bolognese, mentre i genitori e lo zio di Saman si trovano ora in Pakistan; dei due cugini, uno è stato arrestato a Nimes, in Francia, fermato prima che potesse raggiungere la Spagna.

I video che girano sul web 

Sono diversi i filmati che riprendono la giovane prima della sua scomparsa o che sono ad essa collegati. Nel primo filmato, è possibile vedere la ragazza in compagnia dei parenti indagati e non fare più ritorno. Il 29 aprile, invece, un altro video ritrae lo zio e i due cugini dirigersi verso alcuni campi che si trovano dietro la loro abitazione con in mano delle pale e un piede di porco. Strumenti che potrebbero aver utilizzato per scavare una buca.

L’ipotesi è che dopo essere stata uccisa, la ragazza possa essere stata seppellita sotto terra.

Nelle ultime ore è emerso un altro video collegato alla giovane. Il padre di Saman ha pubblicato sul proprio profilo Facebook, un filmato che sembrerebbe ritrarre un funerale, ma senza salma. Potrebbe trattarsi con molta probabilità del funerale della figlia. Alcune persone pregano vicino a un tavolo vuoto con sopra soltanto un telo bordeaux – lo stesso dove generalmente viene poggiato il corpo – e dietro di esso, alcuni uomini che si autoflagellano in segno di pentimento. Usanza, quest’ultima, molto nota in Pakistan.

L’amore segreto di Saman 

L’unica colpa d Saman è stata quella di innamorarsi di un ragazzo che non aveva scelto per lei la sua famiglia. Un amore che l’ha portata alla morte. Poco tempo prima della sua scomparsa, Saman è andata dalla sua famiglia, senza il velo ma solo con jeans e sneakers, per chiedere i documenti per poter andare all’estero insieme al suo ragazzo.

Una decisone che ha scatenato l’ira dei suoi parenti, che, attraverso l’inganno, l’hanno avvicinata per poi ucciderla. 

Saman voleva essere come le ragazze della sua età in Italia: voleva semplicemente vivere la sua vita senza che qualcuno decidesse al posto suo. Essere felice senza la paura di essere uccisa. Quella felicità non l’ha mai conosciuta. Così come non la conoscono molte altre giovani delle sue stesse origini.

Dopo l’ennesimo caso di omicidio per aver rifiutato un matrimonio combinato, l’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia ha deciso di emettere una fatwa contro questo genere di matrimoni forzati e contro l’infibulazione femminile. La stessa Unione, ha specificato che non esiste religione che possa permettere tutto questo, è per questo che tali gesti vanno condannati.

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