Sanremo 2023, Will: “L’Ariston è il mio cerchio di fuoco”

Roma, 19 gen. (Adnkronos) – “Ho già fatto una prova con l’orchestra a Roma ma ora ne faremo due all’Ariston. Quello sarà il mio salto nel cerchio di fuoco. Voglio cantare questa canzone bene, voglio arrivare al festival pronto al 100%. Sto facendo lezioni di canto ogni giorno”. Will, all’anagrafe William Busetti (classe 1999, da Vittorio Veneto), non nasconde una certa ansia da prestazione di fronte al debutto a Sanremo 2023, nella stessa gara con alcuni mostri sacri della scena attuale e della storia della musica italiana.

“Ho paura di sentirmi ‘Stupido’, come racconto nel brano che porto al festival, che è un pezzo universale, in cui tutti possono riconoscersi. Spero che Sanremo, con il suo circo mediatico, mi aiuti anche a lasciarmi alle spalle un po’ di timidezza”, dice Will, con un passato da promettente calciatore (“il mio ex allenatore mi ha scritto per dirmi ‘ora devi entrare nella Nazionale Cantanti’, prima ancora di farmi i complimenti per essere arrivato al festival”, confessa ridendo).

La passione per la musica si è trasformata nella sua principale occupazione durante la pandemia: “Ho scritto tantissimo già da anni prima ma durante il Covid ho cominciato a pensare che quella poteva essere la mia strada”. Alla fine del 2019, Will ha pubblicato i suoi primi brani su YouTube seguiti da un EP. Spinto dai risultati positivi dei suoi primi progetti, ma è nel 202 con il brano ‘Estate’ che Will è arrivato al grande pubblico ed ha ottenuto la certificazione di platino, superando i 30 milioni di stream solo su Spotify.

I suoi riferimenti musicali, sono da un alto quelli dei coetanei (“ho ascoltato tanta trap”) ma dall’altro quelli fornitigli dai genitori, con il papà appassionato di cantautori italiani e la mamma di Manchester che gli ha fatto ascoltare il pop inglese.

“L’artista che non vedo l’ora di sentire sul palco è Giorgia, perché nella nostra famiglia è un punto di riferimento”, confessa. “Per la serata delle cover avevo pensato di cantare in inglese ma poi se lo faccio scontento papà e se non lo faccio scontento mamma… Non posso dire cosa ho scelto ma una scelta è stata fatta”, dice.

‘Stupido’ è l’inizio di un nuovo capitolo musicale e dopo Sanremo ci sarà anche un tour (“ma ci penserò dopo il festival, voglio fare una cosa speciale”). Sul brano che porterà all’Ariston dice: “In fondo è una canzone che parla del fatto che spesso vogliamo fare cose enormi ma poi la felicità sta nelle piccole cose. Io di cose stupide ne ho fatte tante, alcune non si possono neanche raccontare”.

Nel 2020 ha tentato la strada di ‘X Factor’ ma è stato eliminato ai Bootcamp: “Ero talmente acerbo. Mi ero anche dimenticato il testo. Se c’è una cosa che mi ha insegnato lo sport è che le bocciature servono. Tornato a casa, ho detto: a qualcuno sta piacendo la mia musica, ok è la mia strada”, sottolinea Will che a Sanremo avrà come direttore d’orchestra Valeriano Della Valle.

Sul fatto che tra i giovani di Sanremo sembra esserci un ritorno alla canzone classica e d’amore, dopo anni di invettive, Will dice: “Lo trovo bello. A me comunicare l’odio non sembra una buona idea, soprattutto se si parla con i giovani”.

Quanto alle sue origini per metà inglesi, scherza: “Sono inglese soprattutto nelle abitudini culinarie, mi piace il cibo spazzatura. E poi nel fatto che mia mamma mi ha lasciato libero di sbagliare, a patto che fossi pronto a pagarne le conseguenze. Nella visione del calcio invece sono più italiano e sono interista nel cuore, felicissimo per la vittoria di ieri”.

A Sanremo non ha voluto nessuno se non il fratello: “Mi hanno chiesto tutti di venire, parenti, amici, fidanzate, ex. Ma io devo concentrarmi sul festival”. Sul FantaSanremo assicura che starà “al gioco, anche perché il FantaSanremo ci ricorda che la musica è anche gioco e divertimento”.

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