Sardegna: svolta nell’omicidio dello chef Alessio Madeddu. Confessa un panettiere

Arriva la svolta del brutale omicidio di Alessio Madeddu, lo chef di Teulanda nel sud Sardegna; ad ucciderlo sarebbe stato un panettiere di Sant’Anna Arresi, paese vicino a quello della vittima. Il motivo? Quello passionale.

Angelo Brancasi, questo il nome dell’assassino, sarebbe stato inchiodato dalle telecamere che lo stesso Alessio Madeddu aveva installato dopo la partecipazione al programma “4 Ristoranti” di Alessandro Borghese. Da una prima ricognizione non erano state trovate telecamere nelle vicinanze del luogo del delitto. Gli agenti dei Carabinieri le hanno scoperte nella mattinata di ieri, 28 ottobre e tramite quelle sarebbero arrivati al panettiere di Sant’Anna Arresi.

Nella notte Angelo Brancasi avrebbe confessato davanti al pm di turno Rita Cariello. L’uomo era geloso della moglie che lavorava al ristorante e avrebbe avuto una relazione clandestina con lo chef. Secondo i carabinieri, l’omicidio è avvenuto mercoledì intorno alle 22. Il killer ha raggiunto Porto Budello a bordo della sua auto, ha bussato alla porta del ristorante per parlare con lo chef. Voleva un chiarimento in merito a una presunta relazione clandestina della moglie. I due hanno iniziato a litigare, poi la discussione è degenerata. Il panettiere avrebbe a quel punto estratto dalla tasca un grosso coltello che aveva portato con sé, colpendo ripetutamente lo chef Madeddu che ha provato a difendersi usando l’accetta poi trovata vicino al cadavere e a fuggire.

Dopo la confessione di questa notte, Angelo Brancasi è stato trasportato nel carcere di Uta, paese sempre del sud Sardegna a qualche chilometro da Cagliari. Alessio Madeddu prima di essere stato ucciso si sarebbe preso a pugni con il suo omicida, cercando poi di difendersi con l’accetta trovata vicino al corpo. Durante la scazzottata lo chef avrebbe lanciato qualcosa contro la macchina di Angelo Brancasi rompendo uno dei finestrini. Sembra che a quel punto l’assassino abbia tirato fuori il coltello e lo avrebbe colpito più volte ripetutamente al fianco, al collo e alla schiena anche con l’accetta con cui lo chef avrebbe cercato di difendersi inizialmente.

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